2014
ESCLUSIVA – Makinwa: “Con Lotito non si può parlare, lui è uno duro. Klose? Non sta trascurando la Lazio”
Nella sua carriera è stato il classico calciatore continuamente con la valigia in mano, sballottato su e giù per il Belpaese senza diventare mai un punto fermo di qualche società (se non nei primissimi anni con Modena e Atalanta). Stephen Makinwa arrivò alla Lazio dopo che il presidente Lotito intravide in lui le qualità giuste per rinforzare il reparto offensivo. Nonostante ciò, la sua esperienza biancoceleste è stata meno brillante di quanto ci si aspettava, complice anche e soprattutto il feeling tra Rocchi e Pandev che in quel periodo macinavano spettacolo e gol. Lazionews24.com ha contattato in esclusiva il calciatore nigeriano per esaminare insieme a lui il momento in casa Lazio.
La Lazio vista contro l’Atalanta è stata una squadra anonima. Come vede il match contro il Cagliari?
“La Lazio viene da un momento complicato, sarà una partita difficile ma c’è bisogno di vincere per riconquistare la fiducia smarrita. Non sarà facile per nessuna delle due squadre ottenere i tre punti”.
Ormai c’è una profonda spaccatura tra i tifosi e Lotito. Lei che consigli darebbe al presidente per risanare questo rapporto?
“Conosco Lotito, lui non dà ascolto a nessuno. La situazione è molto delicata, si vede da come si stanno comportando i tifosi. Purtroppo Lotito è un tipo duro, è un bel problema parlare con lui. Nonostante ciò io gli consiglio di fare pace con la tifoseria. I risultati potrebbero aiutare a facilitare le cose. Per la mia esperienza con il presidente, però, so che il dialogo con lui non è molto semplice, non è nei suoi modi di fare”.
In questa stagione la Lazio sta puntando molto sui giovani. Da ex attaccante, come vede Keita e Perea?
“Keita lo conosco bene, lui arrivò quando io ero ancora alla Lazio. L’ho visto giocare tante volte, ha molto talento e sta sfruttando ogni occasione per mostrarlo. Da quando fa parte di questa società si è sempre allenato bene. E’ uno che non si fa condizionare: oltre che il talento, quindi io direi che ha anche il carattere per diventare un campione. Al contrario, Perea non lo conosco bene. Da quello che vedo in televisione mi sembra anche lui un giovane interessante, che si fa trovare sempre pronto quando viene chiamato in campo. Con il tempo avrà modo di migliorarsi ancora. Sono sicuro che diventerà un giocatore valido per la Lazio”.
Klose a Firenze non è sceso in campo per un problema, pochi giorni dopo però ha giocato con la Nazionale tedesca. Secondo lei il calciatore sta trascurando la Lazio in vista del Mondiale?
“Questo proprio non si può dire. Klose è un professionista, quando sta bene dà sempre il massimo. In alcune occasioni non era al meglio ma è molto importante per la Lazio. Non a caso quando gira lui gira tutta la squadra. Inoltre, ho potuto conoscerlo di persona e so che è un vero professionista. È una questione che non si pone”.
Passiamo a lei. Che ricordi ha della Lazio?
“A esser sincero ho più ricordi brutti che belli. Questo però fa parte del mondo del calcio”.