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Europa League, alla scoperta del Celtic – FOCUS

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La Lazio, dalle urne di Montecarlo, ha pescato il Celtic di Glasgow. La squadra di Lennon fa parte, insieme ai biancocelesti, del Gruppo E

Il dado è tratto: nelle urne di Montecarlo sono stati mescolati i destini delle squadre partecipanti all’Europa League. Quello della Lazio è stato assegnato al Gruppo E ed incrociato con quello del Celtic di Glasgow.

Glasgow, il cuore della Scozia

Defoe disse di Glasgow: «È il paradiso della Scozia e una delle città più pulite e meglio costruite in Gran Bretagna». Ad anticipare le bellezze che la città può offrire è lo stesso nome che, dall’antico cumbrico «Cathures», si è evoluto in «Glas cau», oggi traducibile in «piccola valle verde». Ad impreziosire la cittadina scozzese è infatti il ricco patrimonio naturalistico fatto di parchi e riserve, alimentato dal passaggio del fiume Clyde. I profili dei paesaggi si fondono coi secoli di arte e cultura, rendendo Glasgow un centro elegante, ma soprattutto una meta ambita da numerosi turisti. A fare da contraltare alla tranquillità della natura, è la movida del centro: pub e bar la rendono pulsante di energia e vitalità.
A caratterizzare la cittadina è inoltre la scena musicale, viva e movimentata, in quanto sede delle principali istituzioni musicali scozzesi, come la Scottish Opera, la Royal Scottish National Orchestra e l’Orchestra Sinfonica Scozzese della BB.

Il Celtic, le origini

The Celtic Football Club, meglio conosciuto solamente come Celtic, milita nella Scottish Premiership dalla sua fondazione, nel 1988, senza mai retrocedere. Insieme al Rangers Football Club è uno dei due club della città. Le due squadre sono accese da un’aspra rivalità che ha radice profondissime, radicate ai primi anni del ‘900, per motivi prettamente religiosi.
Il Celtic era originariamente la squadra della minoranza cattolica di Glasgow, composta perlopiù da irlandesi emigrati che non si sono mai riconosciuti come britannici. I tifosi del Rangers, invece, oltre ad essere fedeli alla Regina d’Inghilterra, erano in maggioranza protestanti. Il derby, l’Old Firm, è una delle sfide più affascinanti del calcio.

Il Celtic Park

Con 60.832, il Celtic Park è il terzo stadio del Regno Unito, subito dopo Wembley e l’Old Trafford. All’ingresso dell’impianto, quattro statue danno il benvenuto ai tifosi, rappresentanti i quattro personaggi più significativi della storia biancoverde: Fratello Walfrid (fondatore del club); Jimmy Johnstone (miglior giocatore di sempre); Jock Stein (miglior allenatore) e Billy McNeill (miglior capitano). Nel corso degli anni, la struttura ha subito numerose modifiche, tanto da essere oggi uno degli stadi più moderni d’Europa.

Il Celtic di Lennon

Il calcio scozzese ha i colori biancoverdi. Il Celtic ha infatti disputato tutte le 123 edizioni del campionato, in massima serie, vincendo lo scudetto per ben 50 volte. Dal 2012, inoltre, non ha rivali. Tuttavia, lo strapotere casalingo non si riflette in Europa: ha da poco visto sfumare il sogno Champions League contro il Cluj; mentre lo scorso anno è stato eliminato in questo torneo dal Valencia, ai sedicesimi.
La squadra di Lennon è trainata da Odsonne Edouard. Un giovane attaccante, classe 1998, dal fisico imponente e dalla grande versatilità: impiegato sia come centrale che come esterno, è un vero passepartout per il reparto offensivo. Questa stagione l’ha iniziata col botto: 5 reti e 4 assist in 9 partite. In realtà, il suo nome in casa Lazio, è già noto: in lui è stato individuato l’eventuale successore di Caicedo, se l’ecuadoriano non dovesse rinnovare.
Nello spogliatoio, però, a rubare attenzioni è anche Karamoko Dembélé che – esordendo a soli 16 anni – è considerato un prodigio del pallone.

FORMAZIONE (4-2-3-1): Bain; Abd Elhamed, Simunovic, Ajer, McGregor; Brown, Ntcham; Forrest, Christie, Johnston; Eduard. All. Lennon

 

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