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Farris: «Se sono allenatore lo devo a Sarri. Juve? Io e Inzaghi pensiamo solo alla Lazio»

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Il vice di Simone Inzaghi, Massimiliano Farris, ha espresso il proprio parere sulla sua carriera e sul rapporto col tecnico

Il vice allenatore della Lazio Massimiliano Farris ha concesso un’intervista a Il Messaggero, nel corso della quale si è soffermato sulla sua carriera ma soprattutto sul rapporto con Simone Inzaghi: «Con Simone vediamo il calcio alla stessa maniera. La nostra è un’avventura perché siamo stati catapultati in prima squadra Lazio quando eravamo convinti di dover ripartire dalla Salernitana. Screzi? Mai. Io avrei affrontato alcune vicende in maniera diversa, ma alla fine ha avuto sempre ragione lui e questo per me è stato fonte di insegnamento».

SCUDETTO«Secondo me la Juve ha una mentalità unica in Italia. Il Napoli però c’è e ha un maestro come Maurizio Sarri che insegna calcio. L’ho avuto alla Sangiovannese ed è stato decisivo nel farmi scegliere la carriera di allenatore. E’ un personaggio dall’ironia tagliente che in questi anni si è un po’ ammorbidito: alla Sangiovannese chi usava le scarpette bianche o la fascetta per i capelli non giocava».

MILINKOVIC«Sergej ha una fisicità mostruosa. Contro la Sampdoria abbiamo vinto una partita grazie a lui. Ma abbiamo tanti elementi importanti».

DE VRIJ«Con lui abbiamo fatto un lavoro notevole. Gli olandesi sono abituati a difendere in avanti: in Italia se lo fai gli avversari ti massacrano. Ma Stefan è uno che ha sempre voglia di migliorarsi».

FUTURO BIANCONERO«Simone si è meritato questa vetrina, ma posso assicurare che siamo concentratissimi e pensiamo esclusivamente alla Lazio».

FEDERCALCIO«Speriamo. Non vorrei che la ributtassimo in politica con la spartizione degli incarichi. Penso che Tommasi possa essere la persona giusta, ma ben vengano i manager a patto che si occupino esclusivamente della parte amministrativa e lasciano il lavoro prettamente calcistico a chi nera di più».

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