Fascetti: “Con Klose e Keita la Lazio può fare bene. Astori? Buon giocatore ma non paragonatelo a Cannavaro”

L’ex tecnico biancocelste Eugenio Fascetti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 per esprimere le sue opinioni sulla recente uscita dell’Italia dai Mondiali e sul mercato della Lazio:

Di chi è la colpa per l’uscita dell’Italia?

“Ci sono pochi italiani in campo, le nazioni che hanno fatto flop sono Italia e Inghilterra che hanno i campionati con più giocatori stranieri. Si deve fare piazza pulita e riciminciare”.

Cosa pensa di Balotelli?

“La colpa non è sua ma di chi lo ha sopravvalutato, non ha maii dimostrato di essere un grande campione”.

Convocazioni errate?

“No, ma io avrei portato un centravanti da area di rigore come Toni”.

Hanno pesato i continui cambi tattici e di uomini?

“Per me la squadra deve giocare in tanti modi, contro l’Uruguay avrei provato Cerci-Immobile. Il problema è la mancanza di ricambi ma è difficile quando Napoli, Fiorentina o Inter giocano con un solo italiano”.

Da chi si dovrebbe ripartire?

“Ci sono giocatori veri come Rossi, Destro, Immobile. Il problema è la difesa, ormai manca chi insegna a fare il difensore”.

Al gol dell’Uruguay cosa ha pensato?

“Godin ha fatto molti gol in quel modo, l’espulsione di Marchisio non c’era mentre avrebbe dovuto lsciare il campo Suarez. Il vero problema è stato con la Costa Rica, contro l’inghilterra Candreva e Darmian sembravano due Pelè. L’olanda ha copiato il gioco italiano giocando in difesa e contropiede ma se oggi un allenatore gioca così va in galera”.

Cosa pensa del rinnovo di Klose?

“I giocatori veri devonoi essere tenuti, con Klose e Keita davanti c’è molta sostanza, la Lazio deve giocare con due punte”.

Che mondiale sta vedendo? Cosa pensa del Brasile?

“Un buon mondiale, non ci sono squadre materasso. Il brasile non mi entusiasma molto ma tifo per loro”.

Astori le piace?

“Un buon giocatore ma non paragoniamolo a Cannavaro, Ferrara o Burnich, quelli sono giocatori che hanno imparato a difendere ,  marcare e poi con facilità a marcare a zona”.

Chi sarà il nuovo ct della Nazionale?

“Ci sono dei nomi validi, Capello? a 70 anni è meglio smettere e fare largo ai giovani, ci vuole gente di personalità e con le palle”.

Il gruppo italiano era poco unito?

“Non lo so ma le parole a fine gare sono state davvero brutte”.