2014

Fascetti sulla stagione biancoceleste: “E’ stata un’annata finita poco bene, la difesa ha subito troppi gol”

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Eugenio Fascetti è intervenuto a Lazio Style Radio commentando la difficile stagione dei biancocelesti. “L’annata della Lazio era nata con grosse speranze ma è finita poco bene nonostante il buon lavoro di Reja” -ha detto l’ex allenatore- “La squadra è buona dal centrocampo in su, ma la difesa ha subito troppi gol. Nel finale di campionato ho visto grande volontà che ha recuperato partite incredibili, ma troppo limitata nel settore difensivo. C’è gente che ha fatto il suo tempo e il nono posto è un risultato giusto“. Poi, parlando della prossima stagione: “Keita mi ha fatto un’ottima impressione, la Lazio deve supportarlo e farlo giocare. In attacco, con Klose e Candreva penso che la situazione sia rosea. Tra tridente o coppia di attaccanti non vedo grosse differenze, bisognerà valutare di partita in partita. L’importante è avere equilibrio ed essere messi bene in campo. L’habitat della Lazio è, obiettivamente, dal quarto al sesto posto. Non ha senso sognare ora di lottare per lo scudetto. Per questo auspico l’ingresso in prima squadra di giovani interessanti, visto che il settore giovanile biancoceleste è tra i più forti in Italia. Certo, per giocare all’Olimpico ci vuol carattere, il giocatore non può permettersi di abbattersi al primo fischio di un pubblico esigente. La personalità nel giovane o c’è o non c’è, è una prerogativa che non si può comprare al supermercato. La rosa ha bisogno di novità, di brillantezza, deve diventare una squadra interessante, d’avvenire”. Infine: “Nel nostro Paese ci sono 2-3 squadre troppo più forti, rispetto alle altre. Le compagini dietro, milanesi in testa, non hanno fatto bene. Ad ogni modo, ancora non vedo avversarie degne della Juventus. Fatica ad imporsi in Europa? Il calcio italiano non deve abbattersi, bisognerebbe dare più spazio agli italiani, valorizzare i talenti che si hanno in casa, piuttosto che andare a spendere grosse cifre all’estero. I nostri vivai non sono secondi a nessuno”.

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