Federbet: "La Lazio rischia l'esclusione dalle Coppe", poi: "Nessun accanimento contro i biancocelesti". Il comunicato del club: "Impressioni meramente soggettive" - Lazio News 24
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2015

Federbet: “La Lazio rischia l’esclusione dalle Coppe”, poi: “Nessun accanimento contro i biancocelesti”. Il comunicato del club: “Impressioni meramente soggettive”

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AGGIORNAMENTO 3/6 ORE 14,00 – Il segretario di Federbet, Francesco Baranca, è intervenuto a Rete Sport, chiarendo la posizione delle sue dichiarazioni su una potenziale eslcusione della Lazio dalle coppe europee. “Non è Federbet a decidere sulle questioni di giustizia sportiva, ma la Procura Federale. Noi abbiamo solo spiegato le regole e le eventuali conseguenze. Non vogliamo fare polemiche. Io non ho dato alcun giudizio riguardo la società biancoceleste, ho risposto semplicemente a una domanda a latere della presentazione del nostro report annuale. La domanda era sugli eventuali sviluppi delle inchieste di Cremona e Catanzaro. Nel momento in cui emergano elementi nuovi, secondo l’articolo 39 della giustizia sportiva può esserci la revisione del procedimento: se si riapre e gli elementi sono credibili, l’ulteriore condizione è che si arrivi a una condanna per responsabilità oggettiva. A questo punto la regola dell’Uefa prevede in automatico che alla squadra implicata non è consentita l’iscrizione, come è successo quest’anno al Metalist. Questa è la concatenazione di eventi che sostenevo, non era un’accusa o un giudizio sulla Lazio. Per escludere la Lazio la condanna dovrebbe avvenire in tempi brevi, prima del periodo dell’iscrizione alle coppe europee. Io ho solo spiegato le regole e le conseguenze. Non c’è nessun accanimento contro la Lazio, noi cerchiamo solo di limitare i danni per quanto riguarda la responsabilità oggettiva delle società”.

AGGIORNAMENTO ORE 23:06 – Arriva anche il comunicato ufficiale della S.S. Lazio dopo le parole del segretario di Federbet: “Le opinioni del sig. Baranca, in merito alle conseguenze che potrebbero interessare la Lazio, sono impressioni meramente soggettive, prive di alcun supporto probatorio e costituiscono una pura manifestazione personale senza alcun riscontro con elementi che possano contraddire le indagini svolte negli anni passati, concluse con le molteplici pronunce emesse dalla giustizia sportiva. La Lazio ha concluso una stagione di successi e si sta preparando a conseguirne altri in campo europeo: dichiarazioni come quelle del sig. Baranca costituiscono solo interventi di disturbo della quiete di cui hanno bisogno il club, i giocatori ed i tifosi, e chi le raccoglie e le amplifica, come se fossero fonti di verità e di pericolo concreto, si rende complice di attività meramente diffamatoria, sorretta solo da astio e voglia di nuocere alla Lazio, lontana sia dall’esercizio del diritto di cronaca che dal corretto svolgimento del dovere di informazione”.

Il sofferto 4 a 2 al Napoli e le celebrazioni dei 10 mila domenica sera a Formello ? Forse inutili. La vittoria che vale una Champions e la festa che l’hanno coronata potrebbero trasformarsi in un lutto: a lanciare l’allarme sul futuro europeo della Lazio è Francesco Baranca, Segretario generale di Federbet, Federazione internazionale che lotta contro il martch-fixing che oggi al Parlamento europeo ha presentato il suo rapporto 2015. “La Lazio rischia l’esclusione dalle Coppe”, afferma Baranca, chiudendo un ragionamento che inizia con la fine della latitanza di Hristiyan Ilievski, meglio conosciuto come il capo degli ‘zingari’.

“Se ne parla da alcune settimane, ossia da quando Ilievski ha deciso di tornare in Italia e di parlare ai magistrati di Cremona”, racconta Baranca a margine della conferenza stampa di questa mattina all’eurocamera in cui sono state denunciate oltre 50 partite truccate in Europa, dai preliminari di Europa League fino al campionato svedese, passando per 4 incontri del Catania in Serie B e altri 8 tra Lega Pro e Coppa di Lega Pro. Le deposizioni del montenegrino Ilievski, uno dei tasselli chiave dell’inchiesta lanciata dalla procura di Cremona nel 2011, sembrano inchiodare il capitano biancoceleste Stefano Mauri – e quindi potenzialmente il club romano – ben più di quanto non abbia fatto la giustizia sportiva con le sue sentenze del 2013. Allora la condanna per Mauri fu di 9 mesi di squalifica per omessa denuncia: 6 mesi per la combine Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e 3 per Lecce-Lazio del 22 maggio 2011, pena poi ridotta a 6 mesi dal Tnas, che escludeva l’ipotesi di reato per il match con i salentini. In entrambi i casi il tribunale sportivo assolveva la Lazio da qualsiasi responsabilità oggettiva verso quanto fatto dal suo tesserato, alla società veniva comminata una multa di 40 mila euro per Lecce-Lazio.

“Ora le cose potrebbero cambiare”, spiega ancora Baranca, “se il tribunale sportivo deciderà, sulle evidenze raccolte dai pm di Cremona, di procedere ad una revisione del processo esiste la seria possibilità che la Lazio non venga ammessa alle prossime competizioni europee”. Il tutto gira intorno alla responsabilità oggettiva. “Se i giudici dovessero riscontrare la responsabilità oggettiva della Lazio per la partita con il Genoa, allora scatterebbe la sanzione”.

In caso di responsabilità oggettiva la squadra incorrerebbe in una penalizzazione in campionato e non potrebbe inoltre essere iscritta alle competizioni europee, così prevedono le regole dell’Uefa. Nel 2013 il club di Lotito riuscì ad evitare l’annata di Coppa in bianco anche grazie al fatto che la giustizia sportiva posticipò la sua sentenza, comunque positiva per il club, a dopo la scadenza dell’iscrizione alle liste Uefa. Questa volta le cose potrebbero cambiare visto che le affermazioni di Ilievski sembrano dare ragione ai pm di Cremona ben più di quanto non abbiano fatto le sentenze della giustizia sportiva. “Federbet ha collaborato con la polizia di Cremona, fornendo elementi importanti per indagare su Lazio-Genoa, ora aspettiamo di capire come intendono agire i pm e quindi i giudici sportivi”.

Fonte: L’Espresso

 Pubblicato il 2/6 alle ore 19,40

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