2014

Felipe Anderson: “Il gol mi da fiducia per il futuro. I tifosi laziali? Sono grandi, mi hanno sempre sostenuto”

Pubblicato

su

Al termine dell’allenamento mattutino, Felipe Anderson, grande protagonista della sfida di Coppa Italia col Varese, si è intrattenuto negli studi di Lazio Style Radio per un’intervista in cui ha risposto anche alle domande dei tifosi.

Com’è andato l’allenamento?
“Faceva un po’ freddo ma ci siamo allenati bene. Siamo fiduciosi dopo la partita col Varese”

La vittoria col Varese fa morale?
“Quando si vince la squadra si carica di più. Giochiamo per vincere, con i risultati arrivano gioia e fiducia”

Parma, partita difficile…
“Tutte le partite sono difficili in Serie A. Entrambe le squadre hanno bisogno di vincere, noi perché non facciamo 3 punti da 3 partite, loro perché sono ultimi”

Dove deve migliorare la Lazio?
“Bisogna avere concentrazione per 90′ essere attenti fino all’ultimo istante, anche fuori casa”

Come si fa?
“Ci stiamo lavorando dall’inizio. Prima giocavamo bene senza riuscire a vincere. Poi abbiamo ingranato per diverse partite e adesso siamo un attimo indietro…”

Ci sarà l’arbitro Guida, quello di Genova…
“Eh quella partita… abbiamo creato tanto, ma ci è mancata cattiveria sotto porta, come disse il mister. Su questo lavoriamo molto per tornare a fare bene”

E’ più difficile affrontare le squadre che si chiudono?
“Sì anche quest’anno tutti quelli con cui giochiamo si difendono tantissimo, perciò dobbiamo essere più cinici e cattivi”

Hai fatto un gol da molto lontano…
“Sì è stato bello, mi piace tirare da molto lontano, avevo tanta fiducia”

Cosa ti blocca in Serie A?
“Forse la continuità… ultimamente sto trovando più spazio. Ho bisogno di giocare. Sto lavorando per sfruttare meglio le mie occasioni”
 
Come ti senti mentalmente dopo il gol?
“Molto bene, ho più fiducia per la prossima partita. Vado tranquillo per Parma pensando a dare il meglio per la squadra. Se segno tanto di guadagnato (ride ndr) ma l’importante sono i 3 punti”

Eri soddisfatto delle tue prestazioni?
“In parte, facevo vedere qualcosa di buono, ma sono consapevole che potevo fare di più. Parlo tanto con il mister, con Klose e Ledesma. Mi aiutano tanto”.

Ti lanci su tutti i palloni…
“In Italia ho appreso che non ci sono palloni persi e bisogna correre dietro alla palla fin quando non esce. I miei compagni mi invitano a non mollare mai. Pioli mi dà tanta libertà, mi trovo bene anche sull’esterno”.

Come ti trovi alla Lazio?
“Alla Lazio mi trovo bene, sapevo che potevo venire già da prima. Seguivo Hernanes, sono venuto qui anche per lui. Ho iniziato a guardare e seguire”.

Hai legato con qualcuno in particolare?
“Ederson, ma con tutti. Abbiamo un gruppo sensazionale, tutti scherzano, lavorano insieme. Non ci sono invidie. Sono legato con tutti”.

Sei contento di tutti i complimenti?
“Certo, quando non segni da tanto… Tutti mi stimolavano a far meglio. E’ difficile trovare una squadra in cui i tifosi ti incitano anche se “

Come ti troveresti nella posizione di Hernanes?
“Bene l’ho già fatto in Brasile. Ma qui c’è un calcio più dinamico rispetto al mio paese, in quella posizione bisogna marcare, capire i meccanismi, prendere il ritmo”.

Più mezz’ala, trequartista o esterno? A chi ti ispiri?
“Più trequartista e mezz’ala. Guardo Cristiano, Neymar, guardo i loro movimenti senza palla, sono giovane e cerco di imparare”.

Che musica ascolti?
“Musica gospel che parla di Vangelo. La fede mi ha aiutato molto, anche nel trasferimento qui. All’inizio ero infortunato, ero in un ambiente diverso. Nella vita c’è uno scopo, dobbiamo avere gioia e fede”.

Giochi domenica?
“Chiedete al mister (ride ndr)”.

Sei migliorato molto anche in fase difensiva…
“Sì, chiaro qui bisogna saper fare entrambe le fasi. Sono veloce e devo cercare di sfruttare al meglio questa caratteristica”.

La Nazionale?
“E’ stata una grande gioia, non vestivo la maglia della Seleçao da tempo. Ho aiutato la squadra e fatto assist. Ora voglio far bene con la Lazio”.

A chi il pallone d’oro?
“A Neuer, è molto bravo per me lo merita lui”.

I tifosi laziali in una parola…
“Grandi, per il sostegno. Ti motivano sempre, anche quando vengono a scattare una foto. Mi incoraggiano sempre, mi fa tanto piacere. Allo stadio è importantissimo averli, noi corriamo anche per loro”.

Exit mobile version