Felipe Anderson, 22 anni da campione: "La Lazio mi è entrata nel cuore, con la Juve ce la giochiamo a testa alta" - Lazio News 24
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2015

Felipe Anderson, 22 anni da campione: “La Lazio mi è entrata nel cuore, con la Juve ce la giochiamo a testa alta”

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Nel giorno del suo 22esimo compleanno la stella Felipe Anderson è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: “Vorrei ringraziare tutti per gli auguri! Già mi sento un po’ vecchio (ride, ndr)”.

Sulla gara vinta con l’Empoli: “Domenica è stata un bellissima giornata. C’era tanta gente allo stadio, abbiamo regalato ai nostri tifosi una bella vittoria con 4 gol che nel nostro campionato non succede spesso. L’abbiamo preparata molto bene, creando tanto e sfruttando le fasce con Cavanda. I tifosi ci hanno dato tanta forza, sono stati l’uomo in più per noi. Quando fai bene e vedi tanta gente allo stadio hai ancora più voglia, questo è stato importante per continuare a fare più gol dopo il 3-0 del primo tempo”.

La Juve? “Giocare con la Juventus è diverso perchè sono la miglior squadra d’Italia. Siamo una squadra forte e possiamo giocare con loro, dobbiamo andare lì a testa alta e dare il massimo. All’andata già facevamo bene ma adesso abbiamo più fiducia, andiamo lì per giocarcela, li rispettiamo ma vogliamo fare la nostra partita”.

Che cambiamento in una stagione… “A fine della scorsa stagione mi sentivo benissimo e sapevo che sarei riuscito a giocare il mio calcio, avevo detto che non ero contento della mia annata e che l’anno seguente sarebbe stato diverso. La spinta dei tifosi è stata una spinta in più, ho lavorato tanto per arrivare a questo momento”.

Sulla famiglia… “Sono cresciuto in una famiglia umile, mio padre mi diceva di essere sempre me stesso e trattare tutti allo stesso modo e vado avanti pensandola così. Mia sorella mi dice di stare attento a tutta la gente che vuole fare le foto, sono felice di questo”.

Roma? “La conoscevo già, è una città bellissima, le persone sono calde come in Brasile, questo mi ha aiutato”.

Sulla Lazio… “Mi piace la Lazio, la società mi ha scelto ed io ho scelto la Lazio. La mia famiglia è contenta di essere qui, adesso possiamo gioire insieme. La gratitudine per la Lazio ci sarà sempre”.

Quando hai capito che era arrivato il tuo momento? “Dall’inizio di stagione ad Auronzo, il mister mi diceva “dipende da te”, mi sono allenato tanto e questo mi ha dato fiducia di cui avevo bisogno. Quando mi ha messo titolare dopo l’infortunio di Candreva era il momento che aspettavo per dimostrare il mio valore”.

Sul gol contro il Legia Varsavia: “E’ stata una grande gioia, sognavo di fare un gol con la maglia della Lazio”.

Sul primo gol in Serie A: “Un gol importante che ci è servito a vincere, da lì mi sono sbloccato davvero e ho fatto molte cose buone”.

Doppietta a San Siro con l’Inter: “ho controllato bene e ho fatto gol, sul secondo ero fiducioso di fare la giocata e sono stato felice di fare gol”.

Sul gol alla Samp: “Prima ho fatto l’assist a Parolo, poi un gol bellissimo da lontano”.

Sul derby: “Me lo chiedevano tutti i tifosi! Dopo cinque minuti mi sono reso conto che era tutto vero”.

Contro il Sassuolo, il gol più bello? “Si è stato il più bello, a giro sotto l’incrocio”.

Sul gol a Torino: “Faceva molto freddo, il Torino si difendeva tanto e appena abbiamo trovato degli spazi ne abbiamo approfittato”.

Sul gol contro l’Hellas Verona: “Non pensavo di esser saltato molto, poi riguardando le immagini mi sono reso conto di aver fatto un bel salto (ride, ndr)”.

Poi Felipe inizia a rispondere ai tifosi:

Sulle critiche… “Non c’è problema, quando giochi male nel calcio è così”.

Sulla Coppa Italia… “Sarebbe il primo trofeo con la Lazio, faremo di tutto per vincere”.

Pioli? “La mentalità è il suo segreto, ci dice che non abbiamo fatto niente dopo 8 vittorie di fila, tutti si impegnano al massimo in allenamento”.

Ormai sei un punto di riferimento per i bambini…Da piccolo guardavo Ronaldo, Ronaldinho, kakà… oggi sto vivendo io questo momento e voglio continuare così“.

Cosa mi dice Neymar?Mi fa i complimenti, mi manda messaggi e mi dice di continuare così e di fare altri gol“.

Rammarico derby d’andata? “C’è sempre quando esci per infortunio, ero triste perchè mi sentivo in forma e nel secondo tempo potevo fare ancora meglio. E’ stato importante comunque non aver perso e spero di giocare il prossimo derby”.

Un tifoso gli chiede di restare altri anni: “Avoja, ho rinnovato fino al 2020!”.

Sulla maglia bandiera… “E’ la maglia più bella che abbia mai visto, sono onorato di giocare con la Lazio e dobbiamo lavorare per far gioire i tifosi ancora di più”.

La Selecao? “Sto lavorando per quello. Se viene sarò felice, ma adesso è più importante aiutare la Lazio”.

Una stagione da protagonisti… “Noi ci credevamo da Auronzo. Ce lo ripetevamo tra noi che potevamo fare una grande stagione, non abbiamo iniziato bene ma adesso ci siamo ripresi. Come dice il mister possiamo ancora migliorare e dobbiamo lavorare duro”.

Cosa ti ha dato indossare la maglia bandiera?
“Ho fortemente voluto giocare con questa maglia. È una delle più belle che io abbia mai visto e sono contento di fare bene con questa casacca. Dobbiamo continuare così per fare bene e far felice i nostri tifosi”

Sull’arrivo alla Lazio… “Tare è venuto in Brasile e mi ha detto che credeva in me. Anche lo scorso anno mi chiamava sempre per incitarmi a lavorare e a fare di più perché Roma è una città difficile. Tare è stato importantissimo per me e per la mia crescita. Anche Lotito mi è sempre stato vicino, è stato importante il suo appoggio”.

Infine un saluto ai tifosi… “Vi ringrazio per gli auguri e l’affetto che mi avete dimostrato. Andrò in campo con ancora più voglia e correrò e mi impegnerò ancora di più sapendo di avere così tante persone che mi vogliono bene”.

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