2015
Felipe Anderson ma non solo: ecco i cinque fattori di una Lazio da Champions
La Lazio del girone d’andata piaceva, ma non aveva ancora trovato continuità di risultati. Oggi invece tiene il campo da grande squadra, è diventata devastante, ha aggiunto solidità alla difesa. I biancocelesti secondo il parere di molti addetti ai lavori giocano il miglior calcio d’Italia grazie all’eccezionale lavoro di Stefano Pioli, che ha saputo dare un assetto stabile e ben definito ad una squadra che riesce ad interpretare nel migliore dei modi le varie situazioni nel corso della singola partita. Il Corriere dello Sport ha analizzato i fattori che hanno contribuito alla crescita esponenziale di questa Lazio, adesso candidata principale per un posto Champions.
I COLPI DI FELIPE ANDERSON – L’ex gioiello del Santos è diventato la nuova star del campionato. Ha fabbricato gol e assist, diventando decisivo con le sue accelerazioni. Il brasiliano ha portato tiro da fuori, scatti, imprevedibilità. Una scheggia impazzita calata in modo perfetto nel mosaico di Pioli, che predilige il movimento.
MAURICIO – Lotito e Tare erano stati criticati in passato per il mercato di gennaio. Questa volta meritano i complimenti per aver indovinato l’acquisto dell’ex Sporting Lisbona, un centrale veloce, feroce in marcatura. L’ideale da mettere in coppia con De Vrij.
CONDIZIONE FISICA – La squadra di Pioli appare brillante, fresca, corre dal primo all’ultimo minuto. Il tecnico emiliano imposta una preparazione da “mantenere” per l’intera stagione. Nel girone d’andata era stato penalizzato da tanti infortuni muscolari, mai capitati in carriera. Nel 2015 si sono registrati soltanto infortuni di origine traumatica.
NIENTE EUROPA – Tra settembre e dicembre tre soste di campionato e gli impegni delle nazionali avevano ridotto la possibilità di allenarsi con continuità. Questo, invece, non è accaduto tra dicembre e marzo. La Lazio negli ultimi due mesi ha cambiato passo e ha sfruttato il vantaggio di poter preparare una partita alla settimana. La squadra di Pioli si è potuta concentrare ed è arrivata freschissima ai confronti diretti con la Fiorentina e con il Torino, fondamentali in un momento delicatissimo del campionato.
TATTICA – Pioli ora gestisce l’organico, il pressing alto è diventato meno esasperato rispetto all’inizio del campionato, la Lazio riesce a controllare le partite senza esporsi e sapendo che prima o poi troverà il gol, anche in contropiede. Il tema di gioco può cambiare durante la partita. E’ successo con Fiorentina e Torino. Si attacca per trovare il vantaggio. Si sfruttano gli scatti e le accelerazioni di Candreva e Felipe Anderson per andare a chiudere il conto attraverso le ripartenze. Pioli ha trasferito una mentalità offensiva a una squadra piena di contropiedisti.