2015

Felipe Anderson ‘Principe di Roma’: “Devo molto a Pioli… Io come Cristiano Ronaldo? Questi complimenti mi danno la forza per migliorare”

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Felipe Anderson ha rilasciato una nuova intervista a ‘O Globo’, che lo definisce “Il nuovo principe di Roma”. FA7 ha parlato della sua grande stagione personale e del grande momento della Lazio. “Non vi dimenticate che quando sono arrivato a Roma ero infortunato – esordisce Anderson -. Non conoscevo il calcio europeo, ho avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarmi. Il ritmo qui è completamente diverso, è inutile negarlo. Il calcio è molto più fisico, più veloce e più tattico. Non ero abituato a queste marcature. È stato un anno in cui ho giocato poco, ma ha lavorato tanto, ho studiato la tattica, ho ascoltato attentamente i consigli del mio allenatore. Quest’anno ho avuto modo di mostrare le mie qualità migliori grazie anche al nuovo tecnico, al gruppo e alla squadra che mi ha sempre sostenuto. Mi sono guadagnato la fiducia di tutti e questo si vede in campo. Pioli? Con lui ho imparato ad affrontare i problemi, Pioli mi ha dato la possibilità di dimostrare chi sono realmente. La sua tranquillità e la sua fiducia nei miei confronti hanno contribuito a farmi inserire in un campionato così competitivo. Pioli mi dice sempre che devo migliorare ancora. All’inizio di questa stagione non ero titolare, ma lui mi ha sempre tenuto in considerazione. Poco a poco mi sono guadagnato il mio spazio. Devo molto a Pioli e al club. Come si svolge la mia giornata tipo? Ci alleniamo molto, io sono sempre uno dei primi ad arrivare e uno degli ultimi ad andarmene. Se non ci alleniamo tutto il giorno, vado a casa a riposarmi. Nel tempo libero vado al cinema, prendo lezioni di inglese. Mi piace la mia vita qui, siamo un gruppo unito e sto bene con tutti. Mi vedo spesso con Ederson, Mauricio e Pereirinha. Ma ho un bel rapporto anche con Keita e Klose. Miro fa una vita molto riservata, è un grande compagno di squadra. Dopo il Mondiale mi ha preso in giro per il 7-1 (ride, ndr)”. E poi c’è Sinisa Mihajlovic che lo ha paragonato a Cristiano Ronaldo… Sì, certamente. Ma so che per arrivare al livello di Cristiano Ronaldo è dura, se non impossibile. Questo tipo di complimenti mi motiva, mi dà la forza per migliorare ogni giorno. Per me è un grande onore. I miei obiettivi per il futuro? Il più importante è giocare bene e vincere l’oro alle Olimpiadi di Rio. Sarebbe una cosa fantastica! Questo mi darebbe anche la possibilità di sognare una convocazione con la Selecao, che è la cosa che più conta per qualsiasi giocatore brasiliano”.

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