2015
Felipe Anderson: “Vinco con la Lazio e poi vado alle Olimpiadi!”. E Dunga intanto si prepara ad accoglierlo nella Selecao: “Arriverà il suo momento…”
L’amichevole tra Brasile e Messico Under 21 è finita ieri 0-0, complice il gioco poco efficace dei verdeoro contenuto in modo eccellente dal club messicano. El Pipe Anderson non è partito titolare ma è entrato nella ripresa. Il pareggio non è andato giù ai tifosi che alla fine della partita hanno fischiato la prestazione dei giocatori. Il numero 7 biancoceleste è intervenuto ai microfoni delle Tv brasiliane: “I tifosi brasiliani sono esigenti e impazienti. Vogliono vedere sempre tanti gol e buone giocate, ma non siamo riusciti a sviluppare il nostro gioco offensivo. In ogni caso credo che anche oggi abbiamo fatto un buon lavoro!Giocare in Nazionale ti mette molta pressione addosso, qui sono passati grandi giocatori è normale ci sia un po’ di pressione . Ma siamo abituati. Spero di vincere e di continuare a fare bene nella Lazio per essere convocato nuovamente. La medaglia d’oro alle Olimpiadi manca al Brasile, è l’obiettivo che vogliamo raggiungere a Rio de Janeiro. Siamo molto concentrati, ognuno di noi lavorerà sodo nei rispettivi club per far parte della squadra che va alle Olimpiadi. Al momento della convocazione vogliamo farci trovare pronti e dare una grande gioia ai tifosi”. Sulla prestazione di Anderson è intervenuto, ai microfoni de La Gazzettadello Sport, il ct del Brasile Dunga: “Può diventare una stella, ma procuratori, dirigenti, tifosi: tutti a pomparlo. Siamo sicuri che così si fa il bene del ragazzo? Felipe Anderson non ha la personalità di Romario o di Baggio, che sapevano vivere con tante pressioni sulle spalle. E’ stato convocato nell’Olimpica brasiliana e ha faticato. Lui deve crescere nella Lazio. E deve stare tranquillo: lo seguiamo con attenzione.Coppa America? Non si fanno esperimenti in un torneo così importante. Ma se continuerà a esibirsi a questi livelli prima o poi arriverà nella Seleçao”.