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Filippini: «Lazio? L’obiettivo è l’Europa League. Su Baroni ed il mercato…»
Filippini: «Lazio? L’obiettivo è l’Europa League. Su Baroni ed il mercato…». Le parole dell’ex difensore biancoceleste
Intervenuto ai microfoni di tag24.it, Antonio Filippini ha parlato di molti temi che riguardano l’attualità della Lazio. Queste le sue parole:
PAROLE – «Laurienté e Simeone? Penso che entrambi potrebbero far parte della rosa biancoceleste. La Lazio è sempre stata competitiva e in questi anni si è confermata a livello assoluto. Io li vedrei bene entrambi. Castrovilli? Mi è sempre piaciuto come centrocampista. E’ uno che abbina la quantità alla qualità e credo sia un giocatore importante e un grandissimo acquisto. Sicuramente andrà valutata la sua condizione fisica, perché negli ultimi due anni purtroppo non ha potuto giocare spesso, a causa degli infortuni. Mi auguro che lo staff medico della Lazio, insieme allo staff di Baroni, possano rimetterlo in sesto al 100%. Dovranno farlo lavorare al massimo per consentirgli di fare la differenza.
In attacco, dopo la partenza di Ciro Immobile, che è sempre stato in questi anni il capocannoniere biancoceleste, servirà qualcosa di importante. Va rimpiazzato bene e non è semplice. Sono gli attaccanti che fanno fare il salto di qualità alle squadre e quindi sì, mi aspetto che venga fatto ancora qualcosa. Obiettivi? Penso che la Lazio stia rinnovando completamente la squadre e quindi servirà un periodo di adattamento e tanta pazienza. Bisognerà entrare in confidenza con le idee del nuovo allenatore e si dovranno conoscere bene i calciatori, all’interno dello spogliatoio. Fare un campionato a ridosso dell’Europa League sarà l’obiettivo di questa squadra. Potrebbe anche arrivare qualcosa di più, ma questo è l’obiettivo minimo.
L’amichevole contro la Triestina? Penso che sia meglio essere stanchi in questo periodo che durante il campionato. Va bene che la preparazione sia così e ci stanno delle partite amichevoli sottotono. Baroni è un ottimo allenatore e in questi anni ha dimostrato di essere uno dei più bravi in circolazione. I risultati parlano per lui e credo che si sia meritato la Serie A sul campo. Poi si è confermato e ora questa è la destinazione giusta per salire di livello. Il capitano? Solitamente la fascia si dà a chi è nel club da maggior tempo, ma non per forza andrà così. Spesso il capitano non è chi indossa la fascia, ma un leader all’interno dello spogliatoio. Potrebbe anche venir fuori qualche nome di quelli che non si stanno leggendo in questi giorni. Quel che è certo è che dovrà essere un giocatore importante e che sia riconosciuto dai compagni».