2015
FINAL EIGHT – Lazio, il cuore non basta: il Torino vince ai rigori e si laurea Campione d’Italia
Seconda finale in tre anni, la Lazio non vuole sbagliare. Di fronte il temibile Torino di mister Longo, una squadra tecnica ma che fa soprattutto della forza fisica la sua forza. I biancocelesti scendono in campo col solito 4-3-3: Pace, recuperato in extremis si prende la cabina di regia, in attacco (è sempre indisponibile Oikonomidis) spazio a Tounkara, Fiore e Palombi; granata che invece si affidano al 4-4-2, che spesso diventa un 4-2-4, con Morra e Debeljuh punte centrali.
PRIMO TEMPO – Inizia male la finale per la Lazio che dopo 8′ è già sotto per un tiro al volo di Rosso che non lascia scampo a Guerrieri. I biancocelesti provano a rispondere con Palombi, ma Zaccagno è attento. L’estremo difensore granata si supera poi al 34′ su un colpo di testa imperioso di Tounkara da azione di calcio d’angolo. Non succede più nulla: si va al riposo col Toro in vantaggio di una rete.
SECONDO TEMPO – Subito un cambio: Rossi per Fiore, qualche minuto più tardi sarà Condemi a rilevare Verkaj. Continua il duello Tounkara-Zaccagno: il portiere del Torino ha nuovamente la meglio. Poi risponde la squadra di Longo con Morra che trova davanti uno strepitoso Guerrieri. L’estremo difensore biancoceleste è addirittura miracoloso al 65′ quando effettua due parate mostruose nell’arco di pochi secondi prima su Morra e poi su Mantovani. Al 75′, a sorpresa, arriva il pareggio della Lazio: angolo di Murgia e colpo di testa vincente di Franjo Prce. Poi all’82’, sempre da corner, i biancocelesti si rendono pericolosi con Mattia, ma stavolta è superlativo Zaccagno. A tre minuti dal termine cross di Palombi e zampata di Rossi, potente ma centrale. Pochi secondi dopo l’inizio dei 3′ di recupero ci prova Proia dalla distanza: Guerrieri blocca in due tempi. Poi un lampo del neo-entrato di Silvagni: si libera in mezzo a due e calcia un destro terrificante che si infrange sul palo. All’ultimo istante Edera trova ancora davanti un insuperabile Guerrieri, di gran lunga il migliore in campo. Si va ai supplementari: per la Lazio è la quarta volta consecutiva.
SUPPLEMENTARI & RIGORI – Al 3′ ci prova Procopio: il suo diagonale mancino si spegne di poco a lato. Al 9′ filtrante di Tounkara per Palombi che tocca il pallone nel tentativo di superare Zaccagno che però è superlativo in uscita: la sfera termina nei piedi di Rossi che supera un difensore ma viene poi fermato dallo stesso portiere granata. Al 17′ destro di Danza dal limite che spegne di un soffio sul fondo, poi al 23′ spunto di Rossi da fondo campo ma il tiro è facile preda di Zaccagno. A 5′ dal termine Edera supera Seck e da solo davanti a Guerrieri lascia partire un destro che colpisce il palo. Al 27′ ancora pericoloso Rossi: si salva nuovamente il portiere granata. La gara termina 1-1, si va ai rigori: nei primi cinque sbagliano Debeljuh da una parte e Palombi dall’altra, poi è decisiva la parata di Zaccagno su Pollace. Il Torino è campione d’Italia: tanta amarezza, ma applausi per questa Lazio.
LE PAGELLE – Guerrieri 8; Pollace 6,5, Mattia 6,5, Prce 7,5, Seck 6; Murgia 6,5, Pace 6 (dall’86’ Silvagni 6,5), Verkaj 5,5 (dal 53′ Condemi 6,5); Tounkara 5, Fiore 5,5 (dal 46′ Rossi 6), Palombi 5,5. All.: Inzaghi 6,5.