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Fiore: «Lazio, sei stata l’apice della mia carriera. Sampaoli? Potrebbe essere un azzardo»

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Per parlare di Lazio, è intervenuto questa mattina sulle frequenze di RadioSei, all’interno della trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”, Stefano Fiore.
L’ex esterno dell’Udinese, inizia l’intervento ripercorrendo la sua storia in biancoceleste: «Per me è stata l’esperienza più bella della mia carriera, senza dubbi il mio momento più alto. E’ stata la squadra più importante, nella quale ho vissuto, nel bene e nel male, cose che porto ancora dentro. Quando arrivammo io e Giannichedda, si era verificato un ricambio generazionale. Nel mio primo anno, venne commesso l’errore di pensare che i nuovi arrivati potessero e dovessero sostituire chi aveva lasciato la Lazio. Al di là del fatto che si trattava di giocatori straordinari, quella squadra funzionava in un determinato modo, il contesto stava cambiando e quindi serviva un periodo di assestamento. Nei successivi due anni, invece, abbiamo raccolto quanto seminato Ci voleva solo un po’ di pazienza. Io nella Lazio degli anni d’oro? Mi avrebbe fatto piacere giocare in quella squadra, ma è andata benissimo così.»
Sui due anni con Mancini: «Avevamo tanta qualità, un mix di giovani e di campioni, gente di qualità e di sacrificio. Avevamo voglia di giocar bene, di divertirci e di divertire. Con noi c’era anche Inzaghi.»
Si passa poi a parlare dell’attuale tecnico della Lazio: «Non so se Simone rimarrà e credo che lo sappia anche lui. E’ banale a dirsi, ma credo dipenda dai programmi della società: se si vuole iniziare un progetto con Simone, anche con qualche rischio, o se optare per un tecnico di maggiore esperienza. Inzaghi ha dimostrato di essere intelligente, capace e un grande conoscitore di calcio, ma ha bisogno di supporto e di un certo tipo di squadra. Sampaoli? Potrebbe essere un azzardo, perché ha fatto bene nel Cile, ma il calcio sudamericano ha caratteristiche diverse dal nostro. Sarebbe comunque una scommessa, ma non è detto che non possa essere il profilo giusto. Mi sembra abbia grande personalità e carisma. per rilanciare un certo tipo di ambizione ci vuole anche questo.»
In futuro Fiore si vede allenatore, direttore sportivo, procuratore o opinionista tv? «Spero una delle prime due opzioni, mi piacciono di più perché lì puoi esprimere quello che hai dentro.»
Infine un commento sul Crotone: «Da Calabrese sono contento e devo dire che è un vero premio al lavoro. Il Crotone ha realizzato un giocattolo perfetto, un modello da imitare, riuscendo negli anni a fare ottimi campionati con giocatori bravi acquistati in prestito.»

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