2013
Floccari: “Bergamo campo difficile, è un ambiente molto caldo”
Sergio Floccari è uno degli ex di Atalanta-Lazio: il centravanti calabrese ha infatti militato nel club bergamasco dal 2007 al 2009, collezionando 67 presenze condite da 20 gol. Complessivamente nel capolouogo lombardo ha lasciato un buon ricordo. Anche per questo motivo è stato intervistato dal quotidiano L’Eco di Bergamo. Ecco alcuni spunti dell’intervista: “Veniamo a Bergamo per giocarci la nostra partita. Ci proveremo sempre, contro qualsiasi avversaria. Lo vuole il nostro allenatore, è una filosofia di calcio. E adesso dobbiamo anche recuperare qualche punto perso per strada”.
Che partita sarà Atalanta-Lazio?
“Sicuramente un match aperto e di grande equilibrio. L’Atalanta in casa si esalta. Noi proviamo sempre a far calcio, i nerazzurri hanno grande intensità e organizzazione di gioco. Sarà una sfida divertente”.
Quale giocatore toglierebbe all’Atalanta?
“Difficile restringere soltanto a un giocatore la scelta: se potessi all’Atalanta toglierei almeno un giocatore per reparto, diciamo Denis, Cigarini e Stendardo. O la fantasia di Moralez. O le qualità di Bonaventura. Ma soprattutto, se potessi, all’Atalanta toglierei l’ambiente del Comunale. Non lo dico per piaggeria, so bene, e lo sanno anche i miei compagni, che giocare a Bergamo da avversari è molto difficile. E adesso l’Atalanta si è ritrovata”.
L’ultima volta che ha giocato contro l’Atalanta, lo scorso gennaio, la partita è stata decisa da un suo gol viziato da un tocco di mano con cui si è aggiustato il pallone…
“Vorrei chiarire due cose, senza fare polemicha: prima di tutto il mio tocco di mano è stato assolutamente involontario. Lo si evince dalla dinamica dell’azione, poi l’arbitro dopo aver sentito il parere dell’arbitro d’area, che era a due passi da me, ha reputato involontario il mio tocco con la mano, quindi ha convalidato il gol. Il giorno dopo ho avuto una lunga conversazione telefonica con Cigarini e ci siamo chiariti. Tutto qui. Un’altra cosa: dopo il gol non ho esultato perché contro l’Atalanta non l’avrei fatto comunque. Lì sono diventato calciatore”.