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Focolari: «Lotito non ha un progetto. Balotelli? Operazione impossibile perché…»
Furio Folocari, noto giornalista, ha espresso la sua opinione su alcuni importanti argomenti del mondo Lazio
Il noto giornalista Furio Focolari, intervenuto a Radio Incontro Olympia, ha detto la sua riguardo la stagione appena conclusa, il calciomercato e alcuni titolari dello scacchiere di Simone Inzaghi. Innanzitutto, sull’allenatore piacentino: «Io personalmente non ho mai massacrato Inzaghi. È uno di noi, uno dello Scudetto. Giornalisticamente avevo dei dubbi aspettandomi Bielsa. Lui era giù a Salerno, l’hanno beccato all’autogrill per farlo tornare indietro a lavorare con uno spogliatoio della Lazio che non mi è mai piaciuto tantissimo. Lui ha dimostrato grande capacità e sapienza. Anche all’inizio non si è fatto prendere dal caos Keita».
KEITA – «Keita io non lo vorrei come figlio, ma come calciatore si. E spesso si è trovato contro alcune persone senza che fosse lui quello a dare problemi».
STAGIONE – «La stagione della Lazio resta buona per il piazzamento, la finale della Coppa Italia e i derby vinti. Mi restano però dei dubbi. Se uno va a fare i conti dei punti fatti con le grandi esce un’analisi impietosa. Questo non va bene. Di conseguenza buon campionato ma non così esaltante come sento in giro. Grande è stato il cammino nella coppa nazionale. Contro la Juventus poi, onestamente, non potevi fare di più».
MERCATO – «Io un mese fa ho detto che c’era l’accordo tra Keita e la Juventus, De Vrij che se ne voleva andare e che Biglia non avrebbe firmato. Poi ho aggiunto di due acquisti già fatti. Un giocatore o brasiliano o olandese da 12 milioni e un giocatore o olandese o brasiliano da 7 milioni. E oggi confermo. Inoltre, per fonti dirette di cui non faccio i nomi neanche sotto tortura, i problemi di Felipe Anderson non sono invenzioni. Sognare un acquisto come De Roon prima delle cessioni? Non possiamo fare questi sogni con Lotito. Se c’è una forbice di 3 milioni non esiste una chiusura immediata. Comunque non è detto che le cose vadano a rotoli. Se vendi bene, con entrate parallele, se dai a Tare 100 milioni ti fa una grande squadra».
BALOTELLI – «Se io fossi la società non prenderei mai un giocatore di Raiola. Dove arriva lui poi comanda. Lui vuole piazzarlo con cifre importanti. Alla Lazio pagare certe cifre per Balotelli sarebbe da ricovero. L’allenatore del Nizza prima di Natale disse che doveva giocare ma era un corpo estraneo. Lui ha fatto 14 gol in Francia, con 5 rigori. Questa grande stagione non la vedo. Secondo me non è questione di atteggiamenti, è che proprio non ha carattere».
CATALDI E LE CESSIONI – “Non hai rischi di minusvalenza. Puoi venderlo anche a cifre basse per farci soldi. Lui viene ancora convocato per gli stage della Nazionale e sta nell’Under-21. Ha un’esposizione internazionale, ma secondo me a 5-6 milioni lo vendi dove vuoi. Il problema sono le altre cessioni appunto. Djordjevic è talmente scarso che non capisco come fa a non gradire piazze di basso livello. Ed è un esempio».
I GIOCATORI – «Puntare su Strakosha è come puntare un numero solo alla roulette e vincere. Milinkovic-Savic vale Pogba, Felipe Anderson vale il prezzo del biglietto. E ci sono altri bei profili».
PROGETTO – «Credo che non ci sia un progetto. C’è la capacità di Lotito di fare squadre discrete tenendo fede a bilanci in attivo, cosa che una squadra di Serie A non dovrebbe avere. Un leggero deficit sarebbe logico. Che ci teniamo a fare i soldi in banca».
BIGLIA – «Biglia perché va via? Per i pochi soldi di differenza? Certamente no. Va a un Milan che sta costruendo una squadra per vincere. La Lazio la fa per confermarsi in una buona posizione. La mia proiezione è questa. Non mi sembra che la Lazio stia lavorando per andare in Champions e andarsi a prendere i 50 milioni».