2013
FOCUS – La parabola di Floccari: da quinta scelta a…
Una storia incredibile, una vicenda quasi romanzesca. E’ la parabola di Sergio Floccari, attaccante della Lazio (quasi per caso), che, vista l’assenza per infortunio di Miroslav Klose, sta tenendo su da solo l’intero reparto offensivo biancoceleste. Rewind.
Dopo esser stato l’artefice della salvezza della Lazio nella stagione 2010-11, il presidente Lotito versa ben 8.5 milioni nelle casse del Genoa per assicurarsi il “regista d’attacco”, che nella stagione seguente porta i biancocelesti ad un passo dalla Champions. Gli arrivi di Klose e Cissè, però, lo spazzano via: per Floccari non c’è spazio. Rocchi e Kozak restano, mentre l’attaccante calabrese il 31 Agosto del 2011 si trasferisce al Parma in prestito onersono con diritto di riscatto. Disputa una buona stagione, penalizzata dal grave infortunio subito al gomito. La società ducale vorrebbe riscattarlo, ma il prezzo di 5.5 milioni è considerato troppo alto e di conseguenza il ritorno alla Lazio è obbligatorio. Nella capitale c’è un nuovo tecnico: Vladimir Petkovic. Floccari parte in ritiro ad Auronzo con la squadra e il tecnico bosniaco ne apprezza subito le qualità tecniche e umane. Restare alla Lazio? Macchè. Il Bologna offre 4.5 milioni, la Lazio accetta l’offerta, ma il trasferimento si blocca perchè i rossoblu acquistano Gabbiadini.
Il numero 99 biancoceleste resta alla Lazio e nelle gerarchie iniziali è il quinto attaccante dietro al mostro sacro Klose, Kozak, Zarate e Rocchi, gioca solo ed esclusivamente in Europa League dove segna tre gol, di cui uno incredibile col Maribor. Lavora in silenzio, senza far rumore, aspetta il suo momento. Le gerarchie iniziano a cambiare: Rocchi va all’Inter, Zarate finisce fuori-rosa, Kozak non convince a pieno. Floccari invece conquista la Lazio e il suo allenatore a suon di prestazioni, diventa la prima alternativa a Klose, in alcune circostanze giocano in coppia. Il bomber di Vibo Valentia inizia a colpire anche in campionato: prima arriva il gol con l’Atalanta, poi quello con il Palermo. La vera consacrazione arriva però contro la Juventus: rete da infarto al 93′ e qualificazione in finale di coppa Italia raggiunta. Il numero 99 non si ferma più: va a segno anche contro il Genoa e nel big-match contro il Napoli, oltre a trovare il gol del vantaggio, colpisce due legni e risulta il migliore in campo. Floccari non vuole fermarsi proprio sul più bello, ha una media-gol superiore anche a quella di Klose. Ora è un punto fermo della Lazio. Una squadra che lo considerava la quinta punta e che oggi se lo tiene stretto, con il prolungamento del contratto già pronto per essere firmato…