2014
FOCUS – Lazio-Sassuolo, una stagione dopo: come cambiano le cose
Sono passati appena sette mesi dal 23 febbraio, giorno in cui allo Stadio Olimpico si affrontarono Lazio e Sassuolo. Finì 3-2 per i biancocelesti che attraversavano un periodo di forma a dir poco precario: un gol di Klose e due di Radu. Il risultato sportivo però, quando si parla di questa partita, passa inevitabilmente in secondo piano. Lazio-Sassuolo dello scorso febbraio, verrà ricordata per sempre come la partita in cui la tifoseria biancoceleste rispose all’appello lanciato dalla Curva Nord: gremire l’Olimpico per contestare il presidente Claudio Lotito al grido di #LiberaLaLazio. Appello raccolto da più di 40mila persone che manifestarono il proprio dissenso nei confronti della dirigenza. Dopo quella gara, la Nord prese un’altra decisione storica: in seguito al divieto di esporre degli striscioni che recavano delle domande a Lotito, nella successiva gara interna con l’Atalanta, il cuore del tifo laziale decise di disertare l’Olimpico fino a fine stagione. La Lazio chiude il campionato al nono posto con 56 punti e rimane fuori dall’Europa, mentre la Roma, seconda torna in Champions.
Arriva l’estate, la contestazione protrattasi ininterrottamente fino al termine del campionato si affievolisce. Cambia l’allenatore: Reja lascia a Stefano Pioli, la piazza mugugna in quanto avrebbe preferito un tecnico di maggior spessore. Nel frattempo inizia il calciomercato e la Lazio si rinforza: arrivano Djordjevic, Basta, De Vrij, Parolo Gentiletti e Braafheid e Candreva resta a Roma. A parte Astori la dirigenza laziale centra tutti gli obiettivi. Gli umori dei tifosi sono contrastanti, nell’aria si percepiscono due spinte contrarie: c’è chi vuole tornare allo stadio e chi ancora è scettico, ma tutti aspettano la decisione della Nord. Decisione che arriva il 2 settembre con un comunicato ufficiale che annuncia il ritorno allo stadio della Curva, senza abbonamento. Strappo ricucito? Tutt’altro: “Il ritorno allo stadio non è un passo verso Lotito, ma non possiamo lasciare da sola la Lazio e i tifosi” è il messaggio dei supporter biancocelesti, ritornati a farsi sentire, anche per contrastare l’entusiasmo che vige ‘dall’altra parte del Tevere’.
7 mesi dopo sarà ancora Lazio-Sassuolo. A febbraio fu l’ultima partita in cui i giocatori poterono godere dell’abbraccio del proprio pubblico fino al termine del campionato. Domenica 5 ottobre, invece, la musica sarà diversa: la Lazio, ringalluzzita dal roboante successo di Palermo, giocherà di nuovo contro i neroverdi in uno stadio pieno, questa volta però i cori dagli spalti saranno per incitare gli undici in campo e non per contestare la società. La Lazio e il suo pubblico mano nella mano, con un solo obiettivo: riprendersi l’Europa.