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Furto a casa Zaccagni: era tutto premeditato? Ladri acrobati, sono entrati dall’unica finestra che…

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Furto a casa Zaccagni: era tutto premeditato? Ladri acrobati, sono entrati dall’unica finestra che… La polizia continua a indagare

Repubblica questa mattina torna sul furto avvenuto meno di una settimana fa in casa di Mattia Zaccagni, attaccante della Lazio.

I ladri sarebbero entrati da una finestra, l’unica, non coperta dal sistema di allarme (inserito, ndr) e riuscendo a non farsi riprendere dalle telecamere. Sono i particolari del furto nell’appartamento del calciatore della Lazio Mattia Zaccagni e della moglie Chiara Nasti, denunciato sei giorni fa, che sono allo studio della squadra mobile. E che non lasciano dubbi sul fatto che chi è entrato in azione sapesse bene come muoversi. Anche perché un altro elemento dell’indagine rivela che nemmeno le telecamere del comprensorio di via della Camilluccia hanno ripreso chi si è arrampicato sui muri della palazzina dove al primo piano abitano l’attaccante, l’influencer e il figlio di un anno.


Un furto su commissione? La polizia continua a indagare per comprendere se la casa del calciatore sia soltanto una delle abitazioni finite nella giornata di furti di ladri esperti o se invece ci sia qualcosa in più. Come una banda che quella casa la osservava da tempo perché sapeva che lì avrebbe trovato un bottino di tutto rispetto. Di certo il valore di 80 mila euro tra gioielli, borse firmate e carte di credito, non è cosa da poco. Anche se i ladri (si tratterebbe di albanesi specializzati in raid commessi da ladri acrobati: di solito esili e molto atletici) non sono riusciti a forzare la cassaforte e si aspettavano evidentemente un bottino ancora più cospicuo .

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