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Gabriele Paparelli: «L’amore dei laziali vale più di una scritta contro mio padre»

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Gabriele, figlio di Vincenzo Paparelli, ha rilasciato un’intervista dove ha espresso la propria opinione sui fatti accaduti recentemente

Indimenticato Vincenzo Paparelli. I laziali non dimenticano di ricordare il tifoso ucciso esattamente 38 anni fa allo stadio Olimpico. Un episodio che ha cambiato per sempre la vita dei suoi familiari. E proprio il figlio Gabriele è intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica ‘Laziali on Air’ per esprimere il proprio pensiero: «Ringrazio tutti per il ricordo di mio padre che ogni anno viene portato avanti. E’ più forte l’amore che la tristezza per qualche scritta imbecille. Sapere di avere tutto un popolo al mio fianco mi fa sentire forte».

Da laziale, come stai vivendo questa settimana segnata dalle polemiche?
«Da laziale l’ho vissuta con tanta rabbia: un po’ mi sono sentito anche toccato, perché la morte è sempre morte per tutti e non ci sono morti di Serie A e Serie B. Un certo comportamento allo stadio va tenuto con tutti, i morti non vanno mai toccati. Le difficoltà ci caricano, la storia dei laziali è così: siamo quelli che nei momenti più duri si avvicinano ancora di più alla squadra. Con tutta la famiglia abbiamo deciso di andare a Lazio-Nizza proprio per far vedere a tutti che siamo un popolo unito, ci siamo svegliati con una grande voglia di Lazio».

Qual è l’idolo della piccola Giulia, tua figlia?
«L’anno scorso era pazza per Felipe Anderson, quest’anno invece Ciro Immobile, visto che sente sempre me che urlo il suo nome».

Immobile può diventare nell’immaginario quello che è stato Signori per la Lazio?
«Secondo me anche di più, sarà secondo a pochi: mi piace tantissimo, lo vedo spietato, anche mercoledì ha provato a segnare in tutti i modi. Si vede quanto ci tiene al gruppo, sta diventando un laziale a tutti gli effetti».

Quali sono gli aspetti che ti piacciono di più della Lazio di Simone Inzaghi?
«Io non sono un critico o un intenditore di calcio, anche se nel nostro piccolo ci sentiamo tutti allenatori. Devo dire che il primo tempo di Bologna non mi ha fatto credere ai miei occhi. Credo che la Lazio abbia un’arma in più che si chiama Simone Inzaghi, il tecnico riesce davvero a tirare fuori il meglio da tutti».

Un messaggio per tutti i tifosi laziali:
«Restare sempre uniti per tifare la Lazio, lasciamo fuori la politica preservando lo sfottò che ci deve essere, andiamo allo stadio armati solo di bandiera e di sciarpa per dimostrare l’amore per la squadra».

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