Galderisi: "L'Europa può dare una svolta alla stagione. Mercato? Servivano innesti per valorizzare il lavoro compiuto" - Lazio News 24
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Galderisi: “L’Europa può dare una svolta alla stagione. Mercato? Servivano innesti per valorizzare il lavoro compiuto”

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Giuseppe Galderisi, ex attaccante di Lazio e Milan, è intervenuto a “I Laziali Sono Qua”, trasmissione radiofonica di Elleradio.

 

Sul momento di Lazio e Verona – “Gli allenatori sono sempre nell’occhio del ciclone. Mandorlini dopo aver portato il Verona dalla Serie C a un passo dall’Europa ha pagato la crescita delle aspettative intorno ai gialloblu. A volte però cambiare l’allenatore può regalare stimoli importanti e, nonostante ci fosse un grande amore nei suoi confronti, è evidente come Delneri abbia riportato vitalità nell’ambiente. Riguardo Pioli ho grande stima di lui. Allenare la Lazio non è semplice per tanti motivi. L’allenatore paga sempre le conseguenze quando le cose non vanno bene, ma lui si è dimostrato umile nel momento migliore ed ha mostrato tutta la sua determinazione nel massimo momento di difficoltà della squadra. Questo è senza dubbio un merito”.

 

Sul mercato e sulla società – “Il mercato secondo me è fondamentale all’inizio dell’anno. A gennaio si rischia di creare più confusione rispetto ai benefici che si possono trarre da eventuali innesti. Bisogna avere una progettazione di un certo spessore e dare continuità ai buoni risultati ottenuti. Se la società lavora bene lo spogliatoio ne trae benefici, quando non succede i malumori si moltiplicano perché ci si scarica le colpe l’uno sull’altro. La parola progetto in Italia è stata molto svuotata di significato. La Lazio ha una base di lavoro ottima a partire dall’allenatore e dallo staff. Andrebbe supportata con qualche innesto che permetta di raccogliere i frutti di quanto seminato e di valorizzare il lavoro compiuto“.

 

Sulla sterilità dell’attacco – “L’anno scorso era un piacere guardare la Lazio, soprattutto nella fase offensiva. Quest’anno molti giocatori non si sono ripetuti e sono venute meno le classiche zampate dei grandi campioni. E’ il gioco di squadra che deve però portare le punte ad esprimersi al meglio, senza puntare il dito contro nessuno se i gol non arrivano. Al momento tra i singoli solo Candreva mi sembra abbastanza continuo“.

 

Sull’Europa League – “Ritengo possa essere un obiettivo ben preciso. In campionato è ancora presto per lasciarsi andare, ma l’Europa può essere la chiave per trovare la svolta stagionale. Ci sono le basi per la Lazio per far bene, anche se i turchi sono una squadra ostica. E’ Importante aver recuperato Biglia, ma servirà l’apporto di tutti, a partire da Felipe Anderson, un talento che va recuperato”.

 

Sulla sfida tra Juventus e Napoli – “Questa partita ha tutto per diventare lo spot del nostro calcio. Si affrontano due squadre che giocano in maniera strepitosa, tra potenza atletica e piacere per la manovra e per il gioco ragionato. Sarà una partita tutta da vivere, in cui secondo me avrà la meglio chi riuscirà a gestire meglio i novanta minuti in tutte le fasi. Se fossi in Sarri giocherei senza paura. Non è nella sua mentalità nascondersi tatticamente e giocando il suo solito calcio il Napoli potrebbe realizzare qualcosa di grande”.

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