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Galeazzi svela: “Per lo Scudetto del 2000 mollai la diretta di una finale di tennis”

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Storico giornalista e dichiarato tifoso laziale. Giampiero Galeazzi si racconta nel suo primo libro, ‘L’inviato non nasce per caso’, che ripercorre la sua carriera ricca di aneddoti e vicende curiose. Uno in particolare, spunta da un’intervista realizzata da Repubblica, in cui ammette: “Per la Lazio mollai la diretta della finale di tennis al Foro Italico, quando mi dissero dello scudetto. L’ultimo game andò in silenzio. Me precipitai di corsa allo stadio con un microfono in pugno. Il primo che acchiappai fu un frate”. Poi svela: “Una volta in tv lo dissi, tolta la Lazio la mia seconda squadra è il Bologna. Mio padre mi portò allo spareggio del ’64, il Bologna mi piacque subito. Poi venni tanti anni fa al Bar Otello, per un servizio, c’erano tutti questi tifosi in piedi che discutevano di pallone come se parlassero di politica, composti, educati, non quel tifo bieco che c’è un po’ dappertutto. Così in tv confessai ‘sta mia passione per il Bologna, poi scesi in strada, presi un taxi e il tassista mi disse: ‘Ah dotto, ma ‘sto Bologna come mai le piace tanto?'”.

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