2014

Garlini fa il punto sulla Lazio: “Contro l’Atalanta evidenti problemi in attacco. Chi vuole andare ai Mondiali si sta risparmiando”

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Oliviero Garlini, attaccante della Lazio a metà anni 80, è intervenuto a Lazio Style Radio sul momento biancoceleste. “Contro l’Atalanta la Lazio ha avuto delle difficoltà soprattutto in attacco. Dopo un buon primo tempo, la squadra è calata, senza punti di riferimento davanti, si fa fatica a giocare. Dopo la bella prestazione di Firenze, serviva una continuità per sperare nell’Europa League. Ancora si può sperare, ma la gara con l’Atalanta era cruciale. La Lazio ha creato molto poco; in più, dopo la rete atalantina, non ho visto una reazione da squadra vera. L’Atalanta era arrivata per prendersi un punto, ha avuto la forza di crederci più della Lazio. Fa pensare che dopo aver subito il gol i biancocelesti si sono alzati ma non hanno creato vere occasioni”.

Sul ritorno di Reja e l’affermazione di Keita:

“Dopo il cambio di allenatore, la Lazio ha fatto bene, ma quando ci sono le partite cruciali non riesce a incidere. Deve esserci più tranquillità, più voglia di vincere. L’unico che ha cercato di mettere in difficoltà era Keita, molto bravo a saltare l’uomo e ad arrivare in area, ma Klose non è lo stesso di un anno fa…”.

La Primavera sta attraversando un ottimo momento e alcuni ragazzi sono stati già impiegati con la prima squadra:

“Sta giocando alla grande e sta sfoggiando ragazzi importanti. Questa è la prerogativa più importante. La Serie A però ha altri ritmi e qui deve essere abile sia l’allenatore che la società, nel farli crescere e abituare. L’importante è che da parte dei ragazzi ci sia la voglia di restare umili e imparare; e con la rosa che ha la Lazio, sei un giovane che si trova in campo con giocatori di esperienza internazionale: c’è molto da apprendere, questo per un giovane è una fortuna”.

I prossimi impegni della Lazio potrebbero essere decisivi per l’obiettivo del sesto posto:

“La prima cosa è pensare al Cagliari, una partita decisiva per l’Europa League, non si può già iniziare a pensare al Milan. Con un risultato positivo a Cagliari, allora si potrà pensare alla gara successiva, anche con uno spirito diverso. A Cagliari servirà il piglio giusto, arrivando lì con  l’ottica di fare una buona prestazione. L’obiettivo è riuscire ad entrare in Europa League, ci vuole attenzione in fase difensiva e fare filtro al centrocampo. Ma bisogna anche riuscire ad entrare nell’area avversaria e creare occasioni”.

Prandelli ha detto che ai Mondiali nessuno ha il posto assicurato:

Penso sia una cosa giusta, ai Mondiali porti chi è più in forma degli altri. Prandelli valuterà tutte le persone che ha a disposizione per costruire un organico capace di fare un buon Mondiale. Ad esempio, penso che non ci sia solo Buffon come unico giocatore, ma ci saranno tante scelte da valutare. Bisogna considerare che nel girone di andata hai speso parecchio, in più chi spera di andare ai Mondiali si tira indietro. Alcuni della Lazio secondo me si sono tirati indietro, per non rischiare di fare la fine di Strootman”. 

 

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