2014
Garlini: “Passo indietro rispetto all’Amburgo. Parolo? Non può essere il sostituto di Hernanes”
“Ieri è stato un passo indietro rispetto al match con l’Amburgo. È stato un test non positivo. Lo stesso De Vrij non è entrato ancora in sintonia con gli schemi di squadra e con l’altro centrale. L’Hannover nel primo tempo ha dominato in modo incredibile. La Lazio è stata timorosa, poi nella ripresa una piccola reazione si è avvertita. Merito di Keita, ha mutato la formazione biancoceleste, giocando sempre in velocità. L’ex canterano è stato di sicuro una nota positiva. Queste partite servono per mettere benzina nelle gambe degli atleti”. A parlare così è Oliviero Garlini, capocannoniere in Serie B nella stagione ’85-’86 tra le fila della Lazio di Gigi Simoni. “Djordjevic è un giocatore molto forte fisicamente, prosegue Garlini, intervenuto a Lazio Style Radio, vede abbastanza bene la porta. Con le partite estive bisogna andarci molto cauti. Ieri ha fallito un gol semplice, tentando la giocata di tacco. Secondo il mio punto di vista se si fosse trovato in gara ufficiale quella palla l’avrebbe buttata dentro, con semplicità. Tounkara si è distinto in questa porzione di precampionato. Non sarà facile gestire il ragazzo, che ha evidenziato notevoli qualità. Bisogna tener conto del pensiero dell’allenatore. La Lazio parte con Klose e Djordjevic come primi terminali offensivi. Aggiungere un’altra punta in rosa? Bisogna capire gli obiettivi della società, inoltre va valutata la situazione riguardante Brayan Perea, ancora infortunato. Certo, se il colpo in attacco andrebbe a migliorare sensibilmente la rosa, sarebbe più che beneaccetto. Infine su Parolo: “Non può essere il sostituto di Hernanes, ha caratteristiche differenti. È bravo nel trovare i tempi d’inserimento, si sta mettendo in mostra da diverse stagioni ed oggi è arrivato il momento di tentare la consacrazione definitiva in una piazza come la Capitale, senza nulla togliere al Parma”.
Andrea Coppini