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Gascoigne: «Il 2016 l’anno più difficile della mia vita»

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Ospite di una trasmissione televisiva, Gascoigne ha raccontato le difficoltà vissute nell’ultimo anno a causa della morte di suo nipote Jay e dei suoi problemi mentali

Paul Gascoigne torna a far parlare di sé, questa volta, fortunatamente, per nulla di allarmante. L’ex calciatore dell’Inghilterra e della Lazio, che da anni combatte contro la dipendenza dall’alcool e la depressione, è comparso in televisione ospite della trasmissione Good Morning Britain in onda su ITV. Gazza, che il prossimo 27 maggio compirà 50 anni, è apparso decisamente più in forma rispetto alle sue ultime uscite pubbliche. Più curato nell’aspetto e più sereno, l’ex attaccante è intervenuto per promuovere “La settimana della salute mentale dell’uomo”. Paul ha voluto dare il suo contributo raccontando delle enormi difficoltà affrontate in quest’ultimo anno per via della prematura scomparsa di suo nipote, il 22enne Jay Kerrigan, morto per overdose.

“IL PEGGIORE ANNO DELLA MIA VITA” – «E’ stato un anno terribile – ha raccontato Gazza contenendo a stento le lacrime -. Le cose stavano andando bene (il riferimento è alla sua riabilitazione ndr) fino a quando Jay non ha iniziato a star male. Da quel momento in poi il bicchiere ha di nuovo avuto la meglio…». Soltanto la terapia e l’aiuto delle persone care hanno aiutato l’inglese a resistere e a continuare la sua battaglia contro alcool e un disturbo bipolare diagnosticatogli durante il suo periodo di rehab negli USA. Il pubblico da casa, ad ogni modo, ha molto apprezzato la testimonianza e la sincerità di Paul Gascoigne, un uomo afflitto da tanti problemi ma dotato di un cuore grande (come dimostra la vistosa fasciatura alla mano sinistra, frutto di un confronto con due ladri che tentavano di introdursi nell’abitazione del suo vicino di cas) subissandolo con una marea di messaggi e tweet d’affetto. E ancora una volta noi facciamo il tifo per lui, affinché possa superare una volta per tutte le sue difficoltà. C’mon Gazza!

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