2014

Ghirardi: “Ho chiuso con il calcio” . I giocatori gli scrivono una lettera: “Non molli presidente!”

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AGGIORNAMENTO ORE 14.50 – Dopo le parole di Ghirardi nella conferenza stampa di ieri i giocatori del Parma hanno deciso di scrivere una lettera al loro presidente chiedendogli di rimanere alla guida della società: “Caro Presidente, è la sua squadra che le parla. Questi sono giorni tristi per tutti noi , per tutta Parma. Ci è stato tolto un sogno. Un sogno che ci siamo costruiti giorno dopo giorno, con sudore e sacrificio. Capiamo l’amarezza, la delusione, lo sconforto di chi si sente tradito dalle istituzioni…. Ma noi che siamo uomini di campo e non di tribunali, abbiamo un solo modo per ripartire: trasformare questa ingiustizia in rabbia e la rabbia in nuova energia. Noi siamo pronti a ricominciare la corsa verso un obiettivo che ci siamo meritati sul campo quest’anno e che è frutto di un progetto di cui lei è il principale artefice. Per farlo però, abbiamo bisogno di lei, della sua passione , della sua onestà! Per rivivere le emozioni vissute quella sera del 18 maggio….il suo gruppo , quello che ha costruito con tanti sforzi le chiede un altra chance…. NON MOLLI PRESIDENTE !! La sua squadra“. È il presidente Ghirardi sembra non mollare, infatti come riportato da Sky sarebbe pronto a ricorrere al TAR .

Dopo il durissimo verdetto del CONI che ha di fatto escluso il Parma dall’Europa League per la prossima stagione il presidente Tommaso Ghirardi ha tenuto una conferenza stampa in merito all’accaduto: “Le licenze UEFA sono dovute ai problemi dello stadio che sono stati risolti e i debiti scaduti che il Parma ha onorato fino all’ultimo centesimo.  Nessuno ci ha mai detto nulla fino al 30 di aprile, questi anticipi sono stati fatti a novembre quindi la COVISOC doveva contestarci questa cosa a febbraio. Se noi abbiamo sbagliato, ce lo dovevano dare entro il 25 febbraio. Noi fino al 30 di aprile non abbiamo saputo nulla. Io sono convinto di aver pagato tutto e tutti, aver esaudito a tutte le richieste che mi sono state fatte e mi sono rivolto alle istituzioni per sapere quello che dovevo, anche in questo caso. Non posso fare nomi, ma mi è stato consigliato come fare, da esponenti della federazioni e della Lega e l’esito è stato la bocciatura in primo e secondo grado. Spero non ci sia niente a dir male a dire questo, perchè è solo la verità. Solo uno stupido può pensare che ci sia un gesto di furbizia da parte mia nel risparmiare questi 300 mila euro, dopo aver speso 13 milioni e perso 8 per la mancata partecipazioni all’Europa League. I miei tifosi non sono stati rispettati, perchè siamo troppo civili, troppo corretti. Questo non è il nostro mondo, di chi tira le bombe carta, di chi urla, di chi spara. Noi siamo gente perbene e stiamo bene a casa nostra. Siete riusciti a farmi andare via dal mondo dello sport. Io col calcio ho chiuso, voi vergognatevi quanto avete fatto, io me ne torno al mio paesello. Chi ha il coraggio di giudicarmi, ha mai speso un euro per fare lo sport? Io sono partito dalla Seconda Categoria e sono arrivato in Coppa UEFA e ne sono orgoglioso. L’Alta Corte dichiara che è una pena iniqua circa la sentenza a noi comminata, ma che non ha possibilità di invertire la decisione. Un ex ministro che mi scrive una cosa del genere, è assurdo. Mi han fatto andare nella casa dello sport e mi ha giudicato uno che non ha mai fatto sport. Io ho chiuso, ho rassegnato le dimissioni da presidente del Parma FC, dal primo di luglio inizia un’altra storia. I miei soci hanno voluto condividere con me questa mattinata da incubo, il 100% del Parma da oggi è ufficialmente in vendita. Me ne vado da vincitore. Siamo arrivati che non c’era nulla e abbiamo costruito qualcosa di importante”. “Per quanto mi riguarda non esiste nessuna ipotesi di ricorso e non ho intenzione di tornare indietro sulla mia decisione. Chi sono i colpevoli? Il sistema che non ha voluto il Parma in Europa League”.

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