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Giaccherini, l’agente: «Nessun contatto con la Lazio, ma a Roma si troverebbe bene. I rinnovi di Biglia e Keita? Situazione da allarme rosso»
In giornata è circolata l’indiscrezione di un possibile interesse della Lazio per Emanuele Giaccherini, per sostituire Keita che sarà impegnato nella Coppa d’Africa. Ai microfoni di Radio Sei è intervenuto l’agente dell’esterno del Napoli, Furio Valcareggi: «Lui è più una mezz’ala rispetto al partente Keita. Ci tengo a dire che non ho avuto assolutamente nessun contatto con la Lazio. Lui in biancoceleste troverebbe eventualmente il suo migliore amico, Marco Parolo. Ditegli a Tare, che conosco ma con cui non ho mai avuto rapporti approfonditi, che Furio Valcareggi è interessato. Aggiungo comunque che Giaccherini guadagna bene e nel calcio non si fanno sconti. Eventualmente si può allungare ma i soldi da spendere quelli sono. Lui ha recuperato la condizione dopo l’infortunio da circa un mese e al momento non si è lamentato. La moglie vive a Posillipo nella villa di Higuain e si trova bene». Un giudizio sulla Lazio: «Lotito è un abile commerciante, non simpaticissimo. Non ci ho mai parlato, l’ho visto una volta a Coverciano. Lui sembrava il padrone e Tavecchio l’usciere. Mi dicono i colleghi che fa aspettare i procuratori anche sei ore. Nell’eventualità di un incontro io posso star fermo al massimo quindici minuti, è una questione di rispetto. Sicuramente è un bravo presidente, ha fatto grandissimi colpi. È bravo, astuto e giustamente furbo come l’ambiente impone. Si è poi affidato a Tare che nel giro è molto stimato». Poi Valcareggi svela un retroscena: «Ero molto amico di Pino Wilson, Giorgio Chinaglia, Gigi Martini, Pietro Ghedin, Felice Pulici e Luciano Re Cecconi. La Lazio la sento vicina. Con Giorgio nessun problema. Con papà finì tutto negli spogliatoio dove Chinaglia aveva nel frattempo spaccato tutto, anche le bottiglie di vetro. I rinnovi in casa Lazio? La situazione è da allarme rosso. Siamo al limite del fuori tempo massimo. Devono firmare ora perché quando si avvicina l’ombra dello svincolo poi tutto si complica».