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Giacomelli, i laziali chiedono i danni: richiesta di risarcimento notificata
Giacomelli, non accennano a fermarsi le polemiche contro il fischietto di Trieste
Sono passate più di due settimane da quell’ormai famoso Lazio – Torino segnato gravemente dalle decisioni dell’arbitro Giacomelli e che ha visto i granata vincere per 3-1 sulla compagine di Inzaghi. Come riporta l’edizione odierna de Il Tempo quanto fatto dal fischietto di Trieste e dal Video Assistance Referee Marco di Bello rischia di approdare in un tribunale civile: ai due direttori di gara infatti è stato notificato un invito alla negoziazione assistita in cui si chiede di risolvere la controversia per evitare di «adire l’autorità giudiziaria». In altre parole nel documento firmato dagli avvocati Stefano Previti e Flaviano Sanzari si chiede a Giacomelli e Di Bello un risarcimento del «danno non patrimoniale subito dai nostri assistiti, quantificabile in non meno di euro 600 per ciascuno di essi». Undici tifosi dall’avvocato Previti fino al presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccioni, architetti, imprenditori e soci vip. Undici tifosi che, in caso di vittoria, potrebbero aprire la strada verso la richiesta del danno anche a tutti gli altri sostenitori biancocelesti, che hanno visto compromettere il risultato dalle decisioni palesemente errate dei direttori di gara. Queste le parole dell’avvocato Previti: «Crediamo che questa azione sia utile al calcio per affermare il principio di responsabilità anche in relazione ai compiti degli arbitri. Chirurghi e avvocati che sbagliano vengono considerati responsabili. I giornalisti vengono citati addirittura penalmente anche senza dolo. Quindi è giusto che anche un arbitro che sbaglia, al di là dei limiti di tollerabilità, paghi a livello civile».