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Ventura: «La carriera di Immobile non mi sorprende, su Luis Alberto…»

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Gian Piero Ventura, ex CT dell’Italia, ha parlato di Lazio a Radiosei: le sue considerazioni su Immobile, Luis Alberto e Sarri

Intervenuto a Radiosei, Gian Piero Ventura ha analizzato il percorso della Lazio di Sarri, soffermandosi su Luis Alberto e Immobile. Le sue parole:

«Il passo falso in Coppa Italia non avrebbe dovuto esserci ma ci può stare, magari non dal punto di vista numerico. Però rispetto a due mesi fa quando si intravedevano ombre direi che la Lazio ha fatto passi notevoli, basti pensare che è a quattro punti dalla Champions. Io credo che la Lazio abbia ambizioni e abbia la squadra per averle. Sta ritrovando Zaccagni che sulla carta all’inizio poteva sembrare una riserva, oggi si sta dimostrando un giocatore importante. Ha trovato la quadratura del cerchio e credo che ci sia la possibilità di ritagliarsi uno spazio importante in questo girone di ritorno».

LUIS ALBERTO – «Privarsene? Sulla carta nessuno si può privare di giocatori che possono fare la differenza però credo che, come tutti i giocatori, occorra un po’ di più tempo per integrarsi in un contesto nuovo. Era determinante per il 3-5-2 di Inzaghi, le sue qualità nessuno può discuterle ma è evidente che cambiando completamente modulo e atteggiamento qualcuno impieghi un po’ più di tempo. Alla lunga la qualità paga sempre, adesso sta giocando con maggiore continuità. Deve ancora diventare determinante come lo era nella Lazio di Simone ma arriverà perché quando hai qualità e voglia di dimostrare è chiaro che nessuno possa poi farne a meno».

MODULO E SARRI – «Quando hai preso Sarri che ha un modulo di giocare completamente diverso rispetto a quello di Inzaghi è evidente che qualcuno abbia trovato dei benefici, tanto che sono tornati gli esterni vedi Pedro ma è evidente che qualcun altro sia stato penalizzato vedi Luis Alberto. Bisognava avere un po’ più di tempo nell’organizzarsi. Cosa avrei fatto? Io avrei tenuto il 3-5-2, ne avrei tratto un vantaggio perché era un gioco già consolidato. Poi ci puoi mettere del tuo ma i meccanismi sono già consolidati però nel momento in cui prendi Sarri sai che gioca in quella maniera e non puoi esserne sorpreso».

IMMOBILE – «Se mi aspettavo che facesse una carriera così? Assolutamente sì. Mi sono permesso di spendere parole con il presidente prima che lo prendesse perché era un’occasione da non perdere, ne avevo la certezza e la convinzione e non sono affatto stupito. Il problema di Ciro è che se tu sfrutti le sue qualità nelle cose che sa fare, credo che sia assolutamente devastante. Nel momento in cui gli fai fare delle cose che non rientrano totalmente nelle sue caratteristiche è evidente che un po’ viene meno. Quando era al Borussia lo andai a vedere giocare e giocava in una maniera completamente diversa rispetto a quelle che sono le sue caratteristiche, tanto che ha incontrato delle difficoltà. Nella Lazio è evidente, c’è la ricerca sistematica della profondità e credo che in questo sia uno dei migliori d’Europa senza ombra di dubbio».

SPOSTAMENTO GIORNATA DEL 20 MARZO PER FAVORIRE L’ITALIA – «Credo che sia la cosa giusta perché è un momento importante e se ci dovesse essere qualche giorno in più per poter preparare la partita credo che sia utile. Se la Federazione riuscisse a farlo sarebbe qualcosa di utile e darebbe un segnale forte, che ci tiene da morire a questa qualificazione e non lascia niente di intentato».

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