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Gianni Di Marzio: «Non mi aspettavo la Lazio davanti al Napoli. Immobile giocatore moderno»
L’ex allenatore e consulente di mercato. Gianni Di Marzio è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per una breve chiacchierata riguardante la prossima sfida di campionato in programma sabato sera al San Paolo tra Napoli e Lazio.
Un inizio di campionato di tale qualità da parte della Lazio era preventivabile?
“Non mi aspettavo una Lazio con un punto in più del Napoli, ma sicuramente sapevo che la squadra biancoceleste sarebbe stata allenata in questa stagione da un tecnico giovane e ambizioso, che ha potuto portare in prima squadra le idee perfezionate in Primavera, categoria dove ha vinto a destra e a manca. La Lazio di Inzaghi gioca bene grazie al suo allenatore che ha dato la massima attenzione al valore dei singoli, valorizzando di nuovo giocatori potenzialmente esplosivi, ma che l’anno scorso non erano riusciti ad incidere”.
Qual è il punto di forza di questa Lazio?
“Sicuramente il centrocampo è molto convincente, è una squadra che deve sfruttare gli spazi per ritrovarsi ad attaccare con l’uomo in più. La Lazio sa comunque interpretare bene sia la fase difensiva sia la fase offensiva, non è una squadra leziosa che addormenta il gioco, ma sa sfruttare il pressing ed essere propositiva. Un collettivo giovane che abbina individualità di qualità con la forza del gioco”.
Su Immobile:
“Sta facendo grandi cose. L’avrei visto molto bene a Napoli come titolare assoluto. Meritava la maglia azzurra non certo come alternativa di Milik o di Higuain in passato. E’ un giocatore moderno che può essere un punto fermo anche per la Nazionale azzurra”.
La Lazio arriva alla sfida di sabato sera a Napoli in una posizione di classifica molto interessante, mentre i partenopei stanno vivendo finora una stagione a corrente alternata:
“Al momento va detto che il Napoli non gioca come l’anno scorso. Con Higuain la squadra partiva sistematicamente dall’uno a zero, in questa stagione manca questo punto di riferimento ed in generale la squadra non si è rinforzata con grandi colpi, prendendo molti giovani promettenti come Rog e Diawara, acquisti di medio livello, di prospettiva, ma che non possono fare la differenza nell’immediato. In Turchia nella partita di Champions contro il Besiktas la squadra ha lanciato segnali di risveglio importanti, ma in generale non riesce a scatenare lo stesso entusiasmo dell’anno scorso tra i tifosi. Credo che contro la Lazio Sarri possa giocare col falso nueve, con Gabbiadini che non ha convinto neppure nella sfida in Turchia”.
E quali sono invece i punti deboli del Napoli che la Lazio potrà sfruttare?
“Come dicevo in Turchia il Napoli ha ritrovato almeno in parte lo smalto e la convinzione che aveva perduto nelle ultime gare. La Lazio dovrà fare la Lazio senza snaturare la propria personalità. Giocando solo di rimessa rischierebbe di farsi schiacciare dalla fortissima pressione offensiva che il Napoli sa produrre con gli inserimenti di Insigne, Callejon ed anche di Ghoulam dalle retrovie. Non deve però neanche scoprirsi troppo. Il Napoli in casa è molto forte e se è in giornata sa fare male agli avversari. Sarà dunque fondamentale giocare una partita equilibrata, con solidità in tutte le zone del campo”.
Nonostante l’infortunio di Milik, Gabbiadini (per il quale si era ipotizzato uno scambio con Keita) non sembra riuscire ad inserirsi nel progetto tattico di Sarri.
“Keita è un giocatore scaltro e fantasioso, che sa accendere la fantasia dei tifosi. Gabbiadini ha caratteristiche completamente diverse, è un attaccante da area di rigore, ma a mio avviso non una prima punta, più bravo a giocare largo a destra nel 4-3-3. E’ molto bravo di testa, ha un sinistro preciso e velenoso e sicuramente è più incisivo di Keita in zona gol, ma non sa saltare altrettanto bene l’uomo. Secondo me giocando da prima punta spalle alla porta troverà sempre difficoltà, perché è una specialità fuori dal suo bagaglio tecnico”.