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Giannichedda: «Caso Di Bello? L’arbitro ha sbagliato ma doveva anche essere aiutato. Contro il Bayern la Lazio deve avere coraggio» – ESCLUSIVA

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Giuliano Giannichedda, ex centrocampista biancoceleste, ha così analizzato la situazione della Lazio in esclusiva ai nostri microfoni

Lazio attesa da due impegni importanti in calendario. In primis il ritorno degli ottavi di Champions in casa del Bayern Monaco, che precede la sfida di lunedì sera all’Olimpico contro l’Udinese. Di questo, e non solo, ha parlato in esclusiva per Lazionews24 l’ex centrocampista Giuliano Giannichedda.

Questa sera la Lazio giocherà con il Bayern Monaco per difendere il gol di vantaggio, da ex giocatore ti chiedo mentalmente visto l’andamento dei biancocelesti questa gara arriva nel momento giusto o sbagliato considerando il blasone della squadra bavarese, nonostante sia in difficoltà? Come ti sbilanceresti riguardo la percentuale del passaggio del turno?

«Affrontare questo Bayern attuale in difficoltà rispetto a quello di inizio stagione è certamente diverso, ma è chiaro che i giocatori di Tuchel sono campioni abituati a questo tipo di partite e sanno gestire la tensione e leggere perfettamente i momenti chiave. Le notti di Champions sono talmente affascinanti che consentono anche di dare qualcosa in più specialmente se la squadra gioca in casa, la percentuale? Difficile poter definirne una precisa perché la gara è veramente complicata»

Quale sarà secondo te la chiave di lettura del match, l’aspetto mentale ed emotivo oppure la tattica? Da allenatore cosa diresti alla tua squadra se fossi Tuchel e cosa invece se fossi Sarri nel pre gara e nel dopo partita specialmente ai ragazzi giovani che vivono le prime partite di questo blasone?

«Io direi entrambe le cose, la Lazio questa sera deve fare la partita perfetta e approfittare dei pochi spazi che il Bayern lascerà visto che dovrà rimontare, e deve giocarsela e non pensare invece a difendere il risultato della gara d’andata, l’aspetto mentale sarà quindi il saper soffrire e l’aspetto tattico sarà invece saper sfruttare al meglio le poche occasioni. Sarri mi è piaciuto molto quando in conferenza ha parlato di coraggio, ed è quello che la Lazio questa sera deve avere, e ai giovani direi di godersi a pieno una notte del genere senza ansia. Se fossi Tuchel vorrei lasciare in ogni modo un buon ricordo visto che il prossimo anno andrà via»

Quale sarà il vero pericolo che dovrà affrontare la Lazio questa sera, il clima dello stadio oppure la voglia di rivalsa dei bavaresi dopo la sconfitta della gara d’andata? Se fossi Sarri come fermeresti tatticamente Kane?

«Kane è un grandissimo campione difficile da fermare, la Lazio deve fare attenzione anche ai primi venti minuti arrembanti della squadra bavarese che deve rimontare, e saper rimanere comunque concentrata e calma nel caso in cui la squadra di Tuchel dovesse segnare il primo gol per evitare che l’adrenalina dei tifosi tedeschi possa complicare ancor di più la situazione»

In un intervista da te rilasciata prima della gara d’andata hai sottolineato che il Bayern sia una squadra fortissima, alla luce del momento delicato che sta vivendo sei ancora dello stesso avviso per stasera oppure vedi delle buone chance per la Lazio?

«Dopo la vittoria della gara d’andata il margine con il Bayern si è diminuito, ma questo non toglie che la squadra di Tuchel sia fortissima. Il Bayern Monaco sta vivendo un momento delicato specialmente in campionato, ma al momento del sorteggio sembrava che i biancocelesti dovessero scalare l’Everest che ora non è»

Se fossi Sarri dove andresti a focalizzarti di più per complicare la rimonta del Bayern, e dove andresti a lavorare di più dal punto di vista tattico se fossi Tuchel visto che il Bayern deve rimontare?

«La Lazio come ho detto prima deve fare attenzione ai primi venti minuti della partita che saranno fondamentali, e quindi evitare dei buchi in difesa che possono essere fondamentali invece per il Bayern. I tedeschi poi non concentrano il gioco principalmente su Kane, che si è fondamentale ma Tuchel può contare anche su altri grandissimi campioni come ad esempio Sanè»

Lunedì si giocherà Lazio-Udinese che per te è un match speciale visto che hai giocato in entrambe, c’è un aneddoto o un retroscena che vuoi raccontare del tuo ritorno a Udine con la maglia della Lazio? Che emozione hai provato durante la prima partita da avversario?

«A Udine sono stato tanti anni ed è stato un periodo della mia vita bellissimo, e quando ritornai per la prima volta come avversario l’accoglienza è stata bellissima da parte della gente friulana, che sapeva quanto di buono ho fatto in Friuli e perché poi ho sempre avuto un bellissimo rapporto con tutti, specialmente con la famiglia Pozzo che ha creduto in me»

Di questa stagione della Lazio si è parlato molto riguardo i risultati altalenanti, ma cos’è secondo te che ancora non è stato evidenziato del motivo percui i biancocelesti non riescono a ripetere la stagione scorsa? Si ripete spesso che buona parte della squadra sia contro Sarri, secondo te è la reale motivazione?

«E’ stato detto praticamente tutto, è chiaro che ad incidere su questo andamento della Lazio altalenante è stata la poca fortuna, gli infortuni specialmente dei calciatori cardine della squadra. Ripetersi non è mai facile, specialmente perchè quest’anno Sarri ha perso un grande punto fermo del suo scacchiere ovvero Milinkovic. Giocatori contro Sarri? Assolutamente no io non ho mai creduto in queste affermazioni che per me sono false, perchè è impossibile»

La partita con il Bayern può essere un incentivo in più per il match di lunedì con l’udinese o ritieni che il dispendio di energie possa incidere contro i friulani? Che partita ti aspetti visto che dovrà affrontare un avversario che si gioca la salvezza?

«Le partite di Champions sono durissime e fanno spendere moltissime energie ai calciatori, tutto dipenderà sicuramente da come andrà la gara questa sera con il Bayern. Nel caso in cui la Lazio passa la stanchezza non la senti per mesi, perchè compiere un impresa del genere da al calciatore un adrenalina pazzesca, in caso contrario è chiaro che la stanchezza mentale e fisica inciderà. Che partita mi aspetto lunedì? Dura, perchè l’Udinese è una squadra molto fisica e che si sta giocando un traguardo importante ossia la salvezza»

Venerdì a far discutere è stata la direzione di gara di Di Bello, ti chiedo un tuo parere a riguardo e se secondo te la classe arbitrale deve intervenire per fare una bella pulizia, anche alla luce delle parole forti di Lotito

«E’ un argomento molto delicato, l’arbitro Di Bello venerdì ha sbagliato ed ha avuto una giornata no che può capitare a chiunque ma doveva essere aiutato. I direttori di gara nel calcio di oggi vivono ogni partita sotto pressione, con i calciatori che circondandolo ogni volta alimentano ancor di più la possibilità di un errore da parte di quest’ultimo. In Inghilterra ad esempio non accade mai questo, gli arbitri non hanno la preparazione come i nostri ma mai si vede che dieci calciatori circondano il direttore di gara per qualsiasi cosa. Ai miei tempi ad esempio io davo del lei ad un arbitro oggi invece si tende sempre a dare del tu e non avere rispetto, ma anche gli stessi arbitri lo fanno. Le parole di Lotito? Il presidente ha semplicemente evidenziato che le scelte arbitrali devono essere uniformi, non che magari un possibile rigore in un match lo dai e in un altro no»

Riuscirà la Lazio ad arrivare in Champions? E cosa dovrà cambiare nella squadra per ottenere l’obiettivo?

«Guardando l’attuale classifica è difficile, ma è chiaro che se la squadra dovesse fare un bel filotto di vittorie e non dovesse avere infortuni gravi può ancora dire la sua. C’è da dire anche che il destino non è più nelle mani della Lazio ma dipende anche dagli altri, visto che la Roma , l’Atalanta e il Bologna che sono le rivali per il quarto posto vanno fortissimo, senza dimenticare il Napoli in ripresa»

Si ringrazia Giuliano Giannichedda per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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