2013
Giordano: Derby giocato senza carattere
Quando la Lazio affronta il Catania il pensiero vola inevitabilmente a Bruno Giordano e ai tempi del «clamoroso al Cibali»: come dimenticare quel tiro di esterno destro che si infila all’incrocio dei pali dopo una pregevole parabola. Era la stagione 1982/83, quando la squadra biancoceleste affronta i siciliani per uno scontro al vertice per la promozione in Serie A: “D’Amico riuscì a leggere il mio movimento mettendomi una palla sull’esterno. Io calciai istintivamente, senza pensarci. La palla disegnò perfettamente la traiettoria che avevo in mente. Si infilò all’incrocio, proprio dove volevo piazzarla io. Fu una giornata indimenticabile, con 80 mila persone allo stadio. Credo di non aver mai visto tante bandiere. Forse solo nel giorno del primo scudetto contro il Foggia. Io e Manfredonia volevamo riportare la squadra in alto dopo due anni vissuti lontano dal calcio, la Lazio attraversava un periodo difficile dal punto di vista economico. Ho segnato quel gol grazie alla mia sfrontatezza, alla mia irrazionalità giovanile: se capitasse oggi non ci proverei mai”.
L’ex bomber biancoceleste ai microfoni de “Il Tempo” ha poi parlato della sconfitta nel derby: “Fino al gol di Balzaretti era stata una gara piuttosto scialba. Poi la Lazio è stata rinunciataria, non mi ha mai dato l’impressione di voler recuperare con la giusta rabbia il risultato. La squadra di Petkovic è mancata sia dal punto di vista fisico, che mentale. Mi auguro che sia stato unicamente un blocco mentale, perché se ci fossero già delle carenze fisiche sarebbe preoccupante”.
A proposito di attaccanti, Giordano ha parlato del momento difficile che sta attraversando Miroslav Klose: “Non ha avuto un avvio di stagione brillantissimo, ma la squadra non lo sta aiutando. La Lazio crea troppo poco, non si può pretendere che Klose trasformi ogni occasione in un gol. Quando capita un periodo del genere l’unica soluzione è giocare in modo semplice. Sono convinto che prima o poi tornerà a segnare. Basterà un gol, magari su rigore. Ma lui evita di calciarli, e sinceramente è una scelta che non capisco. Un giocatore della sua personalità dovrebbe tirarli. Può giocare anche da solo, è un attaccante che sa giocare a calcio. Ma una spalla come Floccari potrebbe aprirgli degli spazi importanti. In questo momento la Lazio fa molto possesso, ci sono pochi inserimenti senza palla dei centrocampisti. E questo favorisce le difese avversarie che una volta limitato Klose risolvono gran parte dei problemi. Ormai il 4-1-4-1 di Petkovic lo conoscono tutti, le avversarie hanno inevitabilmente preso le contromisure”.