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Giordano: «Italia Austria? Il ritmo è un rischio. Sul razzismo…»

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Bruno Giordano, ex giocatore della Lazio, ha parlato ai microfoni di TMW Radio, della sfida di domani tra Italia e Austria

L’Italia si appresta ad affrontare una sfida importantissima domani: a Wembley, infatti, gli Azzurri di Roberto Mancini affronteranno l’Austria negli ottavi di finale di Euro2020. Una partita difficile, in particolare per il ritmo della gara: questo è il pensiero di Bruno Giordano, ex giocatore della Lazio, che ha parlato ai microfoni di TMW Radio. Ecco le sue dichiarazioni.

SULLA PARTITA – «Il rischio maggiore potrebbe essere forse il ritmo, sugli esterni spingono molto. Poi hanno diversi elementi pericolosi, come Arnautovic, Sabitzer, ma niente di straordinario. E’ del livello delle Nazionali incontrate nel girone. La partita deve farla l’Italia. Se la gioca, la vince bene. Se non sarà la solita Italia, ci possono essere problemi».

SUI GIOCATORI – «Dobbiamo essere bravi a non far avanzare troppo gli esterni, che hanno una corsa notevole. Insigne e Berardi dovranno impegnarli più del solito per non farli venire davanti. Poi occhio ad Arnautovic e al centrocampo dinamico. Ma molto, ripeto, dipende da come giochiamo noi».

SUL CENTROCAMPO – «La scorsa settimana eravamo più orientati su Locatelli, ma ci sono stati anche tanti giorni di recupero quindi credo che Verratti abbia recuperato. I problemi sono quando sei costretto a scegliere sempre gli stessi undici. Certo l’esperienza in certe partite fa la differenza».

SUL RAZZISMO – «Sono dell’idea che ognuno possa fare quello che vuole. Io non lo avrei fatto, uno può essere antirazzista anche non inginocchiandosi. Ognuno può scegliere».

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