2014
Giovanissimi Nazionali, Franceschini: “Stagione positiva, ora pensiamo alle fasi finali”
Ricomincerà il 4 maggio l’avventura dei Giovanissimi Nazionali biancocelesti. Prima di pensare al campionato e alle fasi finali, le giovani aquile hanno partecipato ad un torneo internazionale. Di questo e del finale di stagione ha parlato a Lazio Style Radio il mister Daniele Franceschini.
Com’è andato il torneo durante questa settimana di vacanza?
“E’ stato un torneo internazionale con 48 squadre. E’ servito a noi per far giocare tutti soprattutto chi ha giocato un po’ meno. Ci siamo confrontati con realtà importanti, con partite dall’alto impatto emotivo. Ci sono state buone indicazioni. Ora i ragazzi avranno dei giorni di riposo e poi riprenderemo con la mentalità giusta per la fine della stagione”.
Come sarà il calendario?
“Questa settimana ci sarà la sosta. Il 4 maggio andremo a Frosinone, l’11 a Perugia. Poi le fasi finali ad eliminazione diretta il 18 e 25 maggio. Dobbiamo arrivare all’appuntamento pronti. Nonostante ciò, vogliamo onorare queste ultime partite per finire bene il campionato mantenendo il secondo posto”.
Su cosa state lavorando in attesa del finale della stagione?
“Dobbiamo migliorare sotto il punto di vista mentale. Dobbiamo dare importanza agli aspetti negativi per migliorare. Dal punto di vista della personalità bisogna crescere per affrontare le squadre forti giocandoci al meglio le nostre occasioni. Sono felice di questo torneo. In questa settimana scarichiamoci e recuperiamo le energie mentali e fisiche per ripartire e fare alla grande l’ultimo mese”.
Quali sono le cose positive di questa stagione?
“Sono felice perchè c’è stato subito un bel feeling con i ragazzi, già dal ritiro abbiamo lavorato bene. I ragazzi hanno voglia di fare, sono educati. Quando ci sono questi basi si lavora e si migliora. Alcuni erano più pronti altri un po’ meno ma sono cresciuti tutti quanti. Questo ci inorgoglisce. Bilancio sicuramente positivo, ora ultimo sforzo per migliorare sotto l’aspetto della personalità. Siamo un bel gruppo”.
Qual è l’assetto tattico provato in questo torneo?
“In qualche partita ho messo in campo il 4-4-2 ma abbiamo altre caratteristiche e quindi non credo l’adotteremo in questa ultima parte di stagione. Abbiamo un’inquadratura e giocheremo con le nostre certezze”.
Secondo te come si lavora per far crescere un buon difensore?
“Bisogna dare valore all’intervento difensivo al pari di un attacco. Quando i ragazzi vengono gratificati sono felici e questo è uno sprone. Secondo me serve meno tattica e più gioco individuale. In questo momento si tende un pochino a marcare ad uomo, e si toglie la responsabilità al giocatore. Il ragazzo deve provare e sbagliare sulla sua pelle. Il calcio ora è fatto di spazi chiusi per questo servono giocatori che sanno giocare a calcio e per questo i difensori devo anche saper iniziare l’azione”.