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FIGC, Gravina: «Rischia tutto il calcio italiano, serve compattezza»
FIGC, il presidente Gravina ha detto la sua sulla necessarietà di riprendere il calcio giocato e lo slittamento degli Europei
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha analizzato le ripercussioni del lungo stop a cui è stato costretto il mondo dello sport. Ecco le sue parole a La Domenica Sportiva:
«Qui rischia tutto il calcio italiano. Certo, qualche settore è a maggior rischio: con l’aiuto del Governo ci sono idee sulle quali cerchiamo di lavorare, di portarle avanti, confidando nella disponibilità di tutte le parti coinvolte. Sono convinto che se tutti fanno la propria parte e adempiono ai propri obblighi con un pizzico di sensibiità in più potremmo dare un messaggio di grande compattezza per affrontare in modo unitario una crisi senza eguali».
EUROPEI – «Lo slittamento di un anno non fa piacere a coloro che erano impegnati con sacrificio ed energie nel preparare e disputare la competizione sportiva. Condivido con il ct Mancini: ci sono priorità, sulla salute, ma arriveremo più preparati. I ragazzi avranno un anno di maturità in più, devo tutelare il suo ottimismo sperando che giugno 2021 possa essere un momento di rinascita, il momento di una grande esaltazione per uno straordinario traguardo che ci manca da tanti anni».