2014
Guido Paglia su Lotito: “Deve cedere la società, gli acquirenti ci sono”
Ai microfoni di Radio Manà Sport interviene l’ex responsabile delle relazioni esterne della società biancoceleste, Guido Paglia, analizzando la questione societaria e dando un interessantissimo resoconto del periodo Lotito passando per il tema Hernanes. Ecco le sue parole:
“Per la Lazio è il giorno del ridimensionamento. Lotito? Deve cedere la società, gli acquirenti ci sono. La partenza di Hernanes? E’ il segnale definitivo del ridimensionamento della Lazio. Hernanes è un grande professionista e ragiona come ogni calciatore in questo mondo, con una mentalità un pò mercenaria che porta ad andare laddove ti offrono di più a livello tecnico ed economico. In questo caso si parla di un milione di euro netto a stagione in più che l’Inter garantisce al brasiliano, capisco la sua scelta perchè è una cifra importante. Vedendo le immagini delle lacrime di Hernanes all’uscita da Formello fra i tifosi laziali comprendo anche l’amarezza e la rabbia di un popolo che si sente offeso dalla gestione di questa dirigenza, ma la cosa più importante in questo momento è mantenere la calma. Io credo che lo stadio vuoto sia il segnale più evidente e allo stesso tempo più civile che il pubblico biancoceleste possa offrire agli occhi di un presidente che anzichè fare il pagliaccio dovrebbe decidere di farsi da parte e cedere le sue quote della Lazio”.
Ci sono potenziali acquirenti? “Le offerte di potenziali acquirenti? Ci sono e Lotito lo sa e le conosce perfettamente. Ogni qualvolta si è presentato qualcuno, Lotito stesso si è sempre nascosto dietro a un angolo per capire chi fosse l’autore di quella proposta, facendo credere di aprire una trattativa che invece in realtà non si è mai intavolata. La Lazio è ostaggio di una gestione deficitaria, i tifosi prigionieri di una fede da dieci anni calpestata. Il futuro? Difficile da prevedere, ma la Lazio oramai non è più un traguardo ma una vetrina per qualsiasi giocatore di livello, non molto tempo fa eravamo noi a sancire il destino dei migliori calciatori del mondo, da primi della classe quali eravamo dopo aver battuto il Manchester United nella Supercoppa Europea a Montecarlo…”.