2013
Hernanes nel bene e nel male: Roma e Lazio impattano sull’1-1
La Capitale si ferma, è in scena il derby tra Roma e Lazio. Nonostante i soliti scontri del pre-gara, si gioca e le coreografie sono da urlo. Andreazzoli sceglie il 4-3-1-2 con Marquinho terzino sinistro, mentre dalla parte opposta Petkovic opta per il 4-1-4-1 e per Ledesma regista davanti alla ripresa con Klose prima punta.
PRIMO TEMPO – Pronti via, Totti ha subito un’occasione ma il suo tiro dal vertice basso dell’area viene respinto bene da Cana. La Lazio si fa vedere con un tiraccio di Ledesma al quarto ma la conclusione dell’oriundo finisce nel Tevere. La tensione in campo è palpabile, le squadre a inizio gara si limitano a far girare palla con velocità ma senza affondare veramente. E’ la Lazio comunque a farsi vedere più spesso in avanti nel primo quarto d’ora, il culmine arriva al tredicesimo quanto una bordata di Candreva viene deviata in corner da Stekelenburg, è la prima vera palla gol della sfida. La seconda arriva dopo un guizzo di Lamela che sulla linea di fondo beffa Cana ma per fortuna la difesa riesce a spazzare prima dell’arrivo di Totti. Passano venti secondi e la partita cambia: in contropiede Lulic serve Hernanes che, da giocatore più ambidestro del mondo, stoppa col destro e scarica in rete un sinistro da trenta metri togliendo la famosa ragnatela all’incrocio, uno a zero. La Roma accusa il colpo e la qualità dei laziali viene fuori. Al ventesimo Lulic ha una grande chance e in allungo da pochi metri riesce a impegnare seriamente il portiere olandese. I giallorossi non riescono a trovare l’abbrivio per creare occasioni da gol, i biancocelesti invece dietro tengono bene e si fanno pericolosi con qualche battuta da fuori area, la partita intensa ma va a folate. La Lazio amministra bene il vantaggio e i padroni di casa si rivedono in avanti solo sul finire del primo tempo quando prima Totti e poi Pjanic ci provano da fuori area ma senza impensierire Marchetti. Quest’ultimo opera la sua prima parata al terzo di recupero dopo una legnata di Totti da lontanissimo, grande intervento dell’ex Cagliari e squadre a riposo con il vantaggio di misura degli ospiti.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con una mostruosa sciocchezza di Marquinhos, che su un cross deviato di Lulic cerca di prendere il pallone con il petto ma colpisce con il braccio sinistro, Mazzoleni fischia il rigore. Dal dischetto Hernanes, solitamente infallibile, angola la palla troppo e manda fuori la possibilità di mettere la partita in discesa. Anche Klose ha un’opportunità intorno all’ottavo della ripresa, il tedesco colpisce di testa a pochi passi dalla porta ma manda al di sopra della traversa. Un minuto dopo ancora Hernanes protagonista negativo, Pjanic se ne va in area e il Profeta lo mette giù causando il secondo penalty della gara: Totti è freddissimo e calcia nell’angolo basso battendo un Marchetti incolpevole, uno a uno e eguagliato il record di Da Costa e Delvecchio nel derby. Le fatiche turche iniziano a pesare anche se Lulic va vicino al 2-1 con un bel tiro al volo finito fuori di poco. In seguito è Marchetti a salvare due volte il risultato al ventesimo, prima respinge una punizione di Totti poi è strepitoso sul tap-in di Florenzi che poi va nuovamente al tiro mandando clamorosamente alto. La Lazio rimane in dieci al ventitreesimo quando Biava viene ammonito per la seconda volta (dubbi sul primo giallo) e conseguentemente espulso, Petkovic è dunque obbligato a mettere Ciani per far legna dietro. Proteste giallorosse sette minuti più tardi quando Lamela cade a terra in area dopo un contrasto con Radu, anche qui c’è spazio per la moviola. Biancocelesti pericolosi anche in dieci con Onazi e soprattutto Kozak, il quale su assist dello strepitoso Candreva da buona posizione trova sulla sua strada un pronto Stekelenburg. L’occasione più clamorosa del match arriva però al trentaquattresimo: corner di Totti, Marchetti scavalcato e Lamela di testa da un metro manda incredibilmente in curva! La Lazio rincula e la Roma ci crede sempre più, l’Europa League e l’uomo in meno sono due alibi pesanti per gli aquilotti, che al quarantunesimo ringraziano ancora San Marchetti, eccezionale su una punizione deviata di Totti. I padroni di casa tentano il tutto per tutto e nella Lazio di rivede pure Stankevicus, chiamato in causa nel finale a dar manforte in difesa. Non ci sono altre palle gol degne di nota e il derby finisce uno a uno.
I rigori sono stati decisivi, quello di Hernanes sbagliato che poteva quasi chiudere il match e quello di Totti che ha sancito il pareggio finale. Bella partita e occasione persa dai biancocelesti, per come si erano messe le cose nel primo tempo si poteva sperare nei 3 punti.