2013
Hernanes si racconta: “Da piccolo dribblavo le fermate degli autobus”
Un passato da ricordare, un soprannome che lo accompagna sin dalle sue origini. Profeta, per l’appunto, gli è stato attribuito sin dal Brasile per il suo modo criptico di parlare. In un’intervista a globoesporte ha raccontato della sua vita passata a Aliança, una cittadina di 35000 abitanti situata nello stato del Pernambuco. “Quando tornavo a casa dribblavo le fermate degli autobus, sono sempre stato un ragazzo che gioca a pallone con passione. Quando gioco, lo faccio sempre bene“. Il futsal, il calcio a 5 praticato nei campetti di Recife, permette al giocatore biancoceleste di esercitarsi con il pallone sin da bambino. E, dopo varie esperienze negative è arrivata la proposta del San Paolo: “Sono stati tempi duri, ho avuto momenti di difficoltà. Il futsal mi ha aiutato parecchio e ho migliorato la tecnica e la forza fisica”. Figura fondamentale per il Profeta è stato Jota Alves, il suo mestro di calcio e di vita che gli ha sempre insegnato le basi del gioco del calcio: “Percezione e osservazione. Vedere. Anticipare. Decidere. Reagire. Agire”. Hernanes commenta: “Continuerò a collaborare con lui, fino a quando realizzerò gli obiettivi che mi sono prefissato”.