2015

I ricordi di Doll: “Ho giocato in una grande Lazio. Derby? Un gara da brividi. Klose e Riedle fortissimi”

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Ai microfoni di Radio Sei è intervenuto l’ex centrocampista biancoceleste Thomas Doll, che con la maglia della Lazio negli anni ’90 ha collezionato 64 presenze e ha segnato 9 gol. Si parte subito con i ricordi e quella squadra allenata da Zeman: “Ho giocato anche con la Lazio di Zoff. Ricordo nel 1991 calciatori come Ruben Sosa e Riedle. Ma c’era anche Signori che segnava tantissimo o il nostro capitano Gregucci. Era una grandissima formazione con tanti campioni che fu artefice di un’ottima stagione, culminata con la qualificazione in Coppa Uefa. Ho mantenuto davvero dei bellissimi ricordi. Il gol a cui sono più legato? Ho fatto sicuramente più assist che gol. Di centri ne feci 7 il primo anno, ma me n’è rimasto impresso uno in particolare. Un gran tiro da fuori area contro la Fiorentina, fu bellissimo. Con chi ho stretto un bel rapporto? Ultimamente mi sono sentito con Gregucci e ho anche rivisto di persona Bergodi e Winter. Mi fa davvero piacere mantenere i contatti”. Adesso però c’è una nuova Lazio, che purtroppo non è riuscita a centrare la fase a gironi della Champions League: “Ho visto entrambe le sfide contro il Bayer Leverkusen. I biancocelesti hanno giocato bene, avevano una buona organizzazione, tuttavia il calcio tedesco è molto forte ora. Le formazioni teutoniche sembrano sempre poter dare quel qualcosa in più. All’andata la squadra di Pioli ha realizzato un grande gol con Keita, ma al ritorno è andata in difficoltà dinanzi alla rapidità della manovra avversaria. Probabilmente, in questo momento, soltanto la Juventus può competere con le grandi del calcio europeo. Alla Lazio servirebbero almeno un paio di anni. Se la società ha sopravvalutato la rosa a disposizione? A mio parere servono due o tre giocatori per alzare ancora la qualità. Un atleta come Klose, in grande forma, può fare sempre male, ma ha inizia ad avere qualche anno sulle spalle. C’è stato anche qualche problema in fase difensiva, c’è bisogno di qualche innesto per fare progressi in campo europeo. Meglio Klose o Riedle? Non posso rispondere a questa domanda. Se mi ascoltassero, non sarebbero più miei amici (ride, ndr). Sono grandi campioni entrambi, due calciatori fortissimi. Hanno sempre dato il massimo e sono stati molto abili all’interno dell’area di rigore, sapendo sempre prima degli altri dove arrivava il pallone. Il derby? Una partita ogni volta speciale, cominciava almeno due settimane prima. Mi ricordo che una sera, prima della partita, parlammo con i tifosi davanti al nostro albergo. Per loro è la partita più importante dell’anno, volevano vederci dare tutto in campo e onorare la maglia. Era una gara dai brividi incredibili, davanti a 80mila persone con le curve sempre piene e colorate. Quando c’ero abbiamo solo pareggiato, così solitamente nessuna delle due squadre aveva problemi con i propri appassionati (ride, ndr). Tare? Ha portato la Lazio a ottimi livelli. Un mio ritorno in Italia? Ho pensato spesso di tornare in Italia come allenatore, ma non c’è mai stata occasione. Per il futuro comunque non si sa mai. Ho un grandissimo ricordo non solo di Roma, ma di tutti i tifosi che mi sono stati sempre vicini anche quando ero infortunato. Un grande auguri per la stagione e sempre forza Lazio!”. 

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