2014

I ricordi di Franzoni: “Alla Lazio periodo meraviglioso, era tutto un altro calcio”

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Paolo Franzoni, attaccante della Lazio a metà degli anni settanta e con cui vinse lo scudetto del 1974, è intervenuto a Lazio Style Radio ricordando i due anni in biancoceleste.

Il primo ricordo che ti viene in mente dei tuoi anni alla Lazio?

“Quarant’anni fa ho conosciuto delle persone splendide, Giorgio e tante altre, che mi hanno accolto benissimo. Io venivo dal Brindisi, una discreta squadra di serie B, ed ero arrivato alla mia massima espressione nel calcio, e loro mi hanno aiutato ad ambientarmi”

Parlando del gol del derby,  hai fatto un gol molto simile al Vicenza:

“Si, io debuttai contro la Roma, e dopo feci un gol molto simile contro il Vicenza”.

 In quel derby  partisti dalla panchina:

“Erano le prime panchine che facevo, ed ero comunque soddisfatto visto che erano le mie prime partite in serie A e si stava realizzando quel sogno che avevo da quando giocavo coi ragazzini a Livorno”.

Tu hai esordito in serie A con la Lazio?

Si, arrivai alla Lazio dal Torino dove giocavo con la Primavera, e dove ebbi modo di conoscere gente come Nereo Rocco, Bearzot e Meroni. Tra l’altro diventammo campioni d’Italia con un mio gol decisivo contro la Roma. Segnare alla Roma era il mio destino. Poi andai a Brindisi e nell’autunno del 1973 arrivai alla Lazio. Mi voleva anche il Vicenza, dove sicuramente avrei giocato di più, ma la mia avventura alla Lazio è stata il massimo”.

 Un pensiero su Tommaso Maestrelli e sulla Lazio del ’74?

“E’ stato un periodo meraviglioso. Quando rivivo quei momenti mi viene un nodo alla gola, è come se non fosse passato tutto questo tempo: le chiacchierate al tavolo, gli scherzi davanti all’entrata dell’albergo, le famose sagome verso le quali qualcuno sparava con le pistole, davvero due anni splendidi”.

A Livorno sei guardato male per il tuo passato nella Lazio?

“No no ho tanti amici anche qui, poi ho giocato anche nel Livorno e fortunatamente anche qui sono benvoluto”.

 Dove abitavi quando stavi a Roma?

Abitavo a Torre Vecchia insieme a Felice Pulici. La mattina spesso passavamo a prendere Chinaglia in via Gregorio VII, visto che lui ogni tanto aveva qualche problema, quindi noi gli facevamo d’autisti. Era tutto un altro calcio”.

In quel derby tu segnasti il pareggio:

Si, poi il gol vittoria lo fece Giorgio.  La settimana dopo andammo a Napoli dal mio ex allenatore Vinicio, di cui conservo un ricordo bellissimo, e in quella gara feci l’assist per il gol vittoria di Chinaglia”.

Il tuo ruolo: eri un’ala col vizio del gol?

Si, anche se ero più bravo a farli fare. Ero veloce negli spazi e amavo andare sul fondo per mettere il pallone al centro. Non segnavo moltissimi gol, l’anno che ne ho fatti di più è stato a Brindisi con 7 reti. Ero un contropiedista”.

 

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