2013

Il 2013 della Lazio: un anno in chiaroscuro

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Volge al termine l’anno 2013, il 113° di storia per la Lazio, un anno che verrà ricordato specialmente per la Coppa Italia sollevata davanti al grugno degli odiati rivali. Per il resto le cartoline da ricordare di questo 2013 sono davvero poche. Per la Lazio l’anno finisce come era iniziato: molto male. Il declino dei biancocelesti in campionato infatti è datato proprio all’inizio del girone di ritorno della passata stagione, in cui dopo una prima parte di stagione sorprendente, sono arrivati prestazioni e risultati deludenti che hanno prodotto il settimo posto finale. A ‘salvare’ una stagione che altrimenti sarebbe stata considerata totalmente fallimentare, è arrivata la conquista della Coppa Italia e l’accesso all’Europa League. Rivedendo oggi il film dell’anno biancoceleste, il 26 maggio ha avuto un po’ l’effetto di nascondere la polvere sotto il tappeto, e basta vedere quello che sta accadendo in questi giorni quali sono i risultati. La telenovela Petkovic-Svizzera si è conclusa con l’ufficializzazione di una notizia che circolava ormai da più di un mese. Ancora una volta a livello societario è regnata la confusione: sì perchè quello che è successo con il tecnico bosniaco è l’ennesimo atto di una società che riesce a trasformare in caso qualsiasi questione si presenti. Adesso, anzichè godere delle vacanze natalizie, il club deve lavorare per dare un nuovo tecnico alla squadra. Chiunque esso sia dovrà essere una persona in grado di riaccendere la fiamma di un gruppo spento e sfiduciato, totalmente allo sbando dopo i quattro ceffoni di Verona. A breve la Lazio festeggerà il suo 114° compleanno, e l’augurio più grande che si possa fare (al club e ai suoi sostenitori) è quello di ritrovare la serenità e la continuità nei risultati, e cosa più importante di tutte, che dagli errori del passato bisogna trarre insegnamento, perchè… ‘errare umano, ma perseverare è diabolico’.

Marco Giuliani – Lazionews24.com 

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