2015

Il gesto d’amore di Mauri: “Via dalla Lazio perché così nessuno potrà più attaccarla”

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La lettera d’addio con cui Stefano Mauri si è congedato dalla Lazio dopo nove anni di militanza ha suscitato grande emozione da parte di tutto il tifo biancoceleste. Il centrocampista brianzolo s’e lasciato andare i sentimenti, dichiarando che si sentirà per sempre parte della famiglia laziale.

 

A proposito della lettera scritta dal capitano, tuttavia, l’edizione odierna de Il Messaggero rivela un singolare retroscena: le parole diffuse tramite i propri profili ufficiali dall’ex capitano laziale, non sarebbero quelle scritte in origine. Esisterebbe infatti una versione della lettere contenente parti non pubblicate, in cui Mauri fa riferimento alle vicende extra-calcistiche che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni, per colpa delle quali è stato troppo spesso infangato il suo nome e quello della Lazio.

 

Ecco il testo originale, che sta circolando in rete: “Nel mio cuore sono e sarò sempre il capitano della mia amata Lazio, ma ora basta. A tutto c’è un limite. Ora vi racconto la verità. Non darò mai più la possibilità d’attaccare la Lazio, facendo leva sul mio nome. Da capitano sento l’obbligo morale di tutelare al meglio i miei compagni –le parole mai dette, ma fatte girare sul web da persone vicine a Mauri – e tutto il popolo biancoceleste. Sul campo abbiamo raggiunto tutti insieme un obiettivo impensabile ad inizio della scorsa stagione: questa fantastica opportunità d’accedere all’Europa che conta. Quando ho capito che per “colpa mia” tutto questo sarebbe potuto svanire, ho deciso di fare un passo indietro. Tolgo il disturbo. Sperando che il dolore di una tale e durissima scelta serva a far sì che tutti i fantasmi tornino a far meno paura”.


Parole che se fossero vere, avrebbero il sapore di un ultimo gesto d’amore nei confronti della squadra che lo ha reso un giocatore importante e di una tifoseria che lo ha sempre supportato anche nei momenti di grande difficoltà. 

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