2015

Il padre di Chiara: “Sta meglio, ma è stata abbandonata dalle istituzioni”

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Dopo oltre un anno dalla selvaggia aggressione subita da sua figlia Chiara da parte dell’ex ragazzo, Maurizio Insidioso ha parlato alla redazione de “I Laziali sono qua” in onda su Elleradio. Ecco le sue parole:

Ciao Maurizio e benvenuto. Oggi è una giornata importante per te, perchè torni per la prima volta al lavoro dopo quel maledetto 4 febbraio del 2014. Innanzitutto come sta Chiara?

“Un po’ meglio. Sta pian piano riacquistando coscienza e riesce a riconoscere le persone, ma purtroppo non può parlare. Risponde alle domande muovendo il dito della mano se vuole dire si e sbatte gli occhi se vuole dire no. E’ prigioniera del suo corpo, quindi se da una parte siamo contenti dei miglioramenti, dall’altra siamo spaventati perchè non sappiamo se questa fase sarà permanente”.

Cosa si prospetta nell’immediato futuro?

“Il discorso è questo. Chiara rimarrà nella struttura dove si trova adesso, al Santa Lucia a Roma, fino a quando non potrà fare dei miglioramenti, ma nel momento in cui non ce ne potranno più essere, sarà costretta a lasciare la clinica. E’ veramente brutto dirlo, ma Chiara non ha ricevuto nessun risarcimento danni dal processo, perchè l’imputato, pur vivendo con i genitori, non ha niente di intestato. Secondo lo Stato italiano, in pratica, lei dovrebbe mantenersi con 289 euro al mese, la sua pensione d’invalidità. Avete capito bene… 289 euro al mese. Questo vuol dire che se non si hanno le capacità economiche per comprare tutti i macchinari di cui necessita e per pagare infermieri e fisioterapisti all’altezza della situazione, Chiara dovrà essere lasciata in un istituto. Incredibile… Oltre al danno, la beffa… Sì, ma la cosa che mi fa più rabbia è che nel corso del tempo ho ricevuto tante belle parole da parte delle istituzioni, ma nessun atto concreto. L’hanno abbandonata a se stessa, ma mi batterò in tutti i modi per non farle mancare niente”.

C’è qualcosa che possiamo fare concretamente per aiutare te e Chiara in questo momento?

“Mi vergogno quasi a dirlo, ma abbiamo bisogno di liquidità affinchè Chiara possa essere assistita da una persona competente e professionale che possa stare sempre con lei. E’ una cosa che mi fa male, perchè sono convinto che lei meritasse un risarcimento da parte dello Stato che ci avrebbe permesso di poter pagare tutte le spese mediche del caso, ma purtroppo questo non è avvenuto. Mi sto attivando per aprire una Postepay e nei prossimi giorni chiunque vorrà potrà dare un contributo”.

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