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Immobile a tutto tondo «Inzaghi ha voglia di crescere. Il rigore della Roma? Dzeko si lascia cadere»

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Ieri pomeriggio Ciro Immobile non è riuscito a trovare la via del goal nel pareggio tra Chievo e Lazio. In serata, poi,  l’attaccante napoletano della Lazio è stato ospite de “La Domenica Sportiva”. Al centravanti della Nazionale è stato chiesto inizialmente un parere sull’utilità del time-out (per la precisione ‘cooling-break’) in vigore da quest’anno per le partite più calde atmosfericamente. Non serve molto – ha affermato il laziale – se si riduce a un minuto di sosta per bere. Oggi a Verona faceva molto caldo, forse a questo punto sarebbe stato meglio giocare di sera. Durante la gara un calciatore può andarsi a dissetare spesso e volentieri, ci sono tanti momenti morti. La cosa può essere più veloce. Ripeto, per me non serve”.

 

Spazio anche a una domanda sui cugini della Roma e sulla discussa vittoria con la Samp, maturata nel finale grazie a un rigore dubbio trasformato da Totti: “Non mi sembra molto fallo – ha detto Immobile rivedendo il replay – Dzeko un po’ più grosso di me e si lascia cadere in questo modo…”.

 

All’attaccante campano è stato chiesto anche a quale tecnico si senta maggiormente legato. Risposta diplomatica la sua: “A tutti perché ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori. Ho avuto Conte agli inizii, ora invece ho Inzaghi che è uno che ha tanta voglia di crescere. Penso che abbia trovato il gruppo giusto, insieme possiamo fare delle belle cose. Poi naturalmente non dimentico né Zeman, né Ventura. Quest’ultimo è quello che mi ha fatto diventare ciò che sono. Ferrara? Mi prese a Sorrento, mi fece esordire in Under 21, però l’ho avuto per troppo poco tempo”.

 

Cos’è cambiato invece da Conte a Ventura in Nazionale? “Si somigliano molto da un punto di vista tattico, ma dal punto di vista caratteriale sono diversissimi: diciamo che Ventura qualche volta si arrabbia, Conte invece qualche volta lo puoi trovare calmo. Ventura è stato un maestro per me, mi ha lanciato nel grande calcio”.

 

Immobile è poi tornato sulle sue infruttuose parentesi estere con Borussia Dortmund e Siviglia: “La vera esperienza negativa è stata col Siviglia… Mi sono tolto solo la soddisfazione di segnare al Real Madrid. In Germania non è andata benissimo ma comunque ho realizzato 4 reti in Champions. C’erano diversi problemi in squadra, era difficile per i tedeschi, figuriamoci per me”.

 

Infine a Immobile è stato chiesto quale sia il goal più bello che ha realizzato finora. “Quello contro la Roma all’Olimpico con il sinistro al volo. Il più brutto? Per gli attaccanti basta che la palla entri, non fa differenza”.

 

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