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Immobile-Belotti, i gemelli del gol al servizio di Ventura

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I numeri della coppia gol Immobile-Belotti, prime punte diverse ma perfettamente complementari

Al Torino Ventura li ha scoperti e lanciati, Mihajlovic e Inzaghi adesso ringraziano e se li godono. Ciro Immobile e Andrea Belotti sono la risposta italiana a Higuain, Dzeko e Icardi. Fanno coppia in Nazionale, si sono scatenati nell’ultimo weekend prima di darsi appuntamento allo stadio Olimpico lunedì prossimo nel posticipo della 28^ giornata. Il Gallo ha steso il Palermo con una tripletta ed è balzato al comando della classifica marcatori con 22 gol. Il gemello ha risposto al Dall’Ara con una doppietta ed è salito a quota 16. Non era mai andato così forte, neppure nella stagione 2013/14 quando si laureò capocannoniere: chiuse con 22 gol ma si scatenò solo in volata, perché dopo 27 giornate il bottino era soltanto di 13. Come riportato dal Corriere dello Sport, sono una coppia perfettamente complementare, insieme rappresentano la speranza del calcio italiano in previsione dei Mondiali 2018 in Russia. Ventura li ha accoppiati in 4 diverse partite tra settembre e novembre ricavando 6 gol totali tra Macedonia e Lichtenstein: un ariete d’area di rigore, capace di colpire di testa, di destro e di sinistro come Belotti. Un rapace formidabile in profondità, finalizzatore implacabile negli ultimi sedici metri come Immobile. Nel girone di ritorno dello scorso anno, Ventura al Torino inventò il tandem d’attacco, riuscendo a ottenere 11 reti nelle 10 occasioni concesse.

LE CARATTERISTICHE DI IMMOBILE – Il centravanti di Torre Annunziata è andato bene nel tridente con Felipe Anderson e Keita, ma l’impressione è che riesca ad esaltarsi quando ha un solo fantasista a sostegno. E Bologna vale come una prova dopo l’indizio del derby: il brasiliano svolge lo stesso ruolo di Cerci in granata, lascia più spazi in avanti, una manna per Ciro che è una prima punta di movimento. Un altro numero 9 gli toglierebbe luce e profondità, ha bisogno di essere l’attaccante più avanzato, ma da solo fa più fatica e l’appoggio di una seconda punta rapida e leggera gli fa comodo. Gli strappi dei fantasisti, abbinati agli inserimenti di Milinkovic-Savic nel nuovo 3-4-2-1 studiato da Inzaghi, gli hanno aperto una scorciatoia verso la porta.

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