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Immobile: «La Lazio mi ha chiamato per il rinnovo. Futuro? Non prometto gol ma maglia sudata!»

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Al termine dell’amichevole contro la Triestina, il bomber della Lazio Ciro Immobile ha risposto alle domande dei cronisti presenti ad Auronzo nel corso della conferenza stampa

Termina con la vittoria della Lazio per 3 gol a zero la terza amichevole stagionale dei biancocelesti nel ritiro di Auronzo di Cadore. Questo pomeriggio i ragazzi di Inzaghi hanno affrontato la Triestina: ad infliggere il pesante tris agli alabardati, Minala, Immobile e Lulic. Al termine del match, proprio il bomber capitolino ha risposto alle domande dei cronisti presenti tra le Tre Cime di Lavaredo nel corso della consueta conferenza stampa:

Quali presupposti ad inizio del terzo anno di Lazio?

«Bisogna partire da quanto di buono abbiamo fatto lo scorso anno. Bisogna migliorare le lacune, gli improvvisi black-out che abbiamo avuto. La squadra deve maturare. A livello personale, tutti si aspettano tanto. Non si possono fare sempre 41 gol, ma si può sempre fare il massimo. Non prometto reti, prometto la maglia sudata».

Come si cancellano le lacune?

«Con l’esperienza. Sappiamo di aver fatto un buon campionato, ma sappiamo anche di aver buttato qualificazione in Champions e semifinale di Europa League in dieci minuti. Il calcio è fatto così, si ha sempre la possibilità di rifarsi. Noi ci riproveremo quest’anno».

Voci di mercato?

«E’ ovvio che un attaccante possa essere corteggiato dopo aver fatto così bene. Io sono sempre stato sereno. La dirigenza mi ha chiamato per il rinnovo di contratto, ci fidiamo l’uno dell’altro. Rifare il contratto dopo dieci mesi è motivo d’orgoglio».

Vicini al rinnovo?

«Appena il direttore sportivo si libererà cercheremo di fare tutto. Sono tranquillo sotto questo punto di vista».

Bilancio su squadra e nuovi?

«I nuovi si stanno integrando bene. Acerbi conosce il campionato, Berisha conosce noi, la nostra squadra perchè ci ha affrontato. Sprocati è arrivato con la mentalità giusta e Durmisi è un giocatore tecnico che ci potrà aiutare. Proto è un professionista, quello che mi ha più sorpreso è che parla già italiano».

Che effetto ti fa vedere l’attaccamento che i laziali hanno nei tuoi confronti?

«Mi emoziono ogni volta che vedo un bambino con la mia maglia. Non sempre riesco ad accontentare tutti, ma ringrazio tutto il popolo laziale per tutto quello che ci sta dando».

Obiettivi?

«La Champions è diventato un obiettivo a campionato in corso. Tutti si aspettano tanto per il modo in cui abbiamo giocato lo scorso anno. Ci preme trovare continuità. Quello che ci manca? Lo sanno il direttore ed il presidente, che parleranno con il mister».

Calendario Serie A?

«Per una squadra come noi che fa tre competizioni, è ovvio si guardi il calendario. L’anno scorso siamo riusciti a gestire bene le forze, arrivando stanchi solo per le ultime partite della stagione. Vediamo domani cosa succederà, sappiamo di non avere per la prima di campionato – che sarà fuori casa – Lulic e Leiva».

Che effetto ti va avere Cristiano Ronaldo come probabile concorrente nella classifica capocannonieri?

«Quando è arrivato, la prima cosa che ho detto è che ho fatto in tempo a vincere la classifica marcatori (ride, ndr). Sarà un avversario difficile da affrontare. Ha già vinto tanto in Spagna, e vorrà ripetersi qui. Vediamo cosa succederà».

Nuovo ciclo con la Nazionale?

«Dopo questo Mondiale passato a guardare, l’Italia deve rinascere. Mancini è la persona giusta».

Che caratteristiche servono alla seconda punta? Più vicino ad Anderson o Luis Alberto?

«Ho giocato sia con Luis che con Caicedo, ed ovviamente mi trovavo bene anche con Anderson. Luis Alberto è un giocatore fantastico, per un attaccante è fondamentale avere un calciatore come lui alle spalle. L’anno scorso abbiamo fatto benissimo, certamente anche con l’aiuto di Sergej».

 

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