Campionato
Immobile: «Dispiace chiudere con una sconfitta, orgogliosi della stagione fatta». Su Inzaghi…
Le parole di Ciro Immobile al termine di Torino-Lazio
Si chiude con una sconfitta il campionato della Lazio. Al termine del match, ai microfoni di Sky Sport, è intervenuto l’autore del gol per i biancocelesti, Ciro Immobile. «Abbiamo vissuto due settimane belle ed emozionanti, dopo la vittoria della Coppa Italia la gente ci ha trasmesso il loro affetto e c’è stata vicina. In campionato, nelle ultime due partite, c’è stata un po’ di distrazione. Non è mai bello finire con una sconfitta però siamo contenti e orgogliosi per quanto fatto in questa stagione. Il nostro obiettivo era la Champions, non ci siamo riusciti ma abbiamo raggiunto il nostro secondo obiettivo che era quello di vincere la Coppa Italia. Portare a casa un trofeo è sempre importante. I gol? Mi fa piacere che tutti si aspettino qualcosa in più da me. 19 gol sono un buon bottino, ma annate come quelle dello scorso anno si fanno una volta ogni dieci anni. A livello personale non è andata male, sono orgoglioso. Come squadra poi abbiamo vinto la Coppa Italia e quindi è una stagione molto positiva anche se non straordinaria. Metterei la firma per fare 15 gol tutte le stagioni. La Nazionale? Aspetto con ansia le convocazioni, Mancini farà le sue scelte e le accetterò. Mi dà fastidio solo si dica che non ho un buon rapporto con lui: se non mi chiamerà sarà soltanto per un aspetto tecnico. Il rapporto è lo stesso che ha con tutti, non c’è nessun problema. Quest’anno ho vissuto periodi negativi, ma so come farmi perdonare con la Nazionale».
Su Inzaghi: «Il bello della Lazio è che siamo una famiglia. E’ ovvio che con Inzaghi ho un rapporto speciale sia professionalmente che fuori dal campo, per me e la squadra sarebbe una perdita importante. Ci siamo trovati benissimo, abbiamo vinto due coppe e fatto tre finali. Ora c’è la Supercoppa. Saremmo contenti di proseguire con lui, ma deve fare le sue scelte insieme al club. Allegri anche si è lasciato in buoni rapporti, l’importante è essere chiari».
Ciro Immobile è poi intervenuto così ai microfoni di Lazio Style Channel: «E’ bello e importante finire con un gol, ho sofferto questo periodo senza segnare, questo mi dà uno slanmio in più per la prossima stagione. L’unico rammarico è essermi fermato a 99 gol in Serie A, il primo obiettivo sarà quello dei 100 gol. Il primo tempo di oggi è stato a ritmi bassi, nel secondo è stata una partita più vera,con tanti gol, penso che la gente si sia divertita. Peccato perchè sul 2-1 ci avevamo creduto. Ma noi eravamo stanchi e con tante assenze importanti, ci può stare. Vincere la Coppa Italia è stato molto importante, abbiamo festeggiato por due settimane con i tifosi, siamo orgogliosi. Non abbiamo raggiunto l’obiettivo della Champions, ma abbiam creduto nella seconda strada e battuto una grande squadra in finale. Non c’è alcun rammarico, alzare un trofeo è sempre bello».
Immobile ha poi proseguito: «Mia moglie Jessica? Aspetta i 100 gol più di me (ride, ndr). Non faremo viaggi lunghi, sta crescendo il suo pancione e faremo qualcosa di tranquillo. Ora ci vuole un pò di riposo per ricaricare e ripartitre fortissimo a luglio. Il nome del nascituro? Ancora non l’abbiamo deciso. I nuovi ragazzi? Hanno fatto bene, anche Capanni ha esordito, siamo una famiglia e cerchiamo di mettere a proprio agio tutti i giovani che arrivano. Era difficile per me ripetere l’anno scorso, ma ringrazio il vero tifoso laziale per come mi ha sempre sostenuto. Belotti? Il Gallo è un amico, quando ci incontriamo parliamo di tutto ma non di calcio».
L’attaccante biancoceleste è poi intervenuto in conferenza stampa: «La partita non è andata come ci aspettavamo, ma dopo la Coppa Italia abbiamo un po’ mollato. A livello personale credo di aver fatto una buona stagione, Mancini non mi chiamerà per il gol di oggi, se dovesse farlo mi farò trovare pronto per queste ultime partite non sono andate come avrei voluto. 99 gol? Il centesimo sarà l’obiettivo della prossima stagione. Non mi sento di dare un voto alla Lazio, ma sarebbe comunque alto, perchè abbiamo alzato un trofeo. Nonostante la Champions mancata è un traguardo da aggiungere al palmares. I miei 15 gol sono comunque un buon bottino, sono forse il terzo giocatore della Lazio ad aver segnato almeno 15 gol in tre stagioni consecutive, questo mi riempie di orgoglio. Lazio senza Inzaghi? Non la vedo, sono talmente legato al mister che nemmeno ci ho pensato. Abbiamo creato una famiglia, chiunque è arrivato si è sempre sentito subito a casa grazie al mister, allo staff e alla società. I fischi del pubblico di Torino? Mi dispiace. Mi sarebbe piaciuto fare 100 gol in A perchè li ho costruiti con questa maglia e poi ho proseguito con la Lazio».