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Immobile: «Punto guadagnato. C’è chi si diverte a dire cattiverie su di me»
Immobile è intervenuto ai microfoni di Sky e DAZN, dopo la gara dei biancocelesti contro il Torino: le sue parole
Ciro Immobile dopo la gara contro il Torino è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, Dazn e Sky, ecco le sue parole:
TORO – «Partita difficile, dobbiamo migliorare l’approccio nella ripresa. L’abbiamo pagato oggi, se riuscivamo a portare lo 0-0 nei minuti finale magari vincevamo. C’è rammarico, ma abbiamo lottato su tutti i palloni».
DIFFICILE – «Quando becchi una squadra che pressa tanto è difficile, siamo riusciti a creare qualche occasione ma loro sono una squadra tosta fisicamente e tatticamente. Sicuramente è un punto guadagnato».
CHAMPIONS – «Sapevamo che il quarto posto era lontano, con la vittoria nostra ci saremmo avvicinati. Lotteremo fino alla fine, continueremo nel nostro step di crescita»
CRITICHE – «Se bastano 180 gol a zittire le critiche? No, non bastano. Le critiche fanno parte del calcio, non accetto le cattiverie magari c’è qualcuno che si diverte a farle. Io voglio meritare le critiche e gli elogi quando ci sono. In Nazionale è tutto amplificato, rimane il dispiacere della non qualificazione, la responsabilità è di tutti».
Le parole del giocatore a DAZN:
MATCH – «Abbiamo affrontato una squadra che ci ha messo in difficoltà fisica e abbiamo pagato, quando non riusciamo ad esprimere il nostro gioco andiamo in difficoltà. Il pareggio è giusto, perchè la partita è stata piuttosto equilibrata. Loro sono una squadra che aggredisce e poi cerca spazi, oggi hanno dimostrato di saper palleggiare e ci ha spiazzati. A volte siamo usciti male, volevamo prenderli alti. Questa è un’occasione persa, la Juve è lontana e la lotta all’Europa League è serrata».
RECORD – «Questo è il frutto di un lavoro che viene da lontano, Sergio oggi mi ha messo una palla stupenda».
NAZIONALE – «Bene o male, purchè se ne parli. Le critiche fanno parte del nostro lavoro. Mi dispiace si accaniscano, ma non si risolve nulla, perchè le responsabilità sono di tutti. Cosa decido? Non lo so ancora».