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Immobile svela: «Dopo il Midtjylland ho parlato alla squadra. Sugli obiettivi per il futuro…»

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Ciro Immobile ha parlato ai microfoni di Sky a margine di un evento per Adidas. Le sue dichiarazioni

Ciro Immobile ha parlato ai microfoni di Sky ieri pomeriggio a margine di un evento Adidas. Queste le sue dichiarazioni.

INFORTUNIO«Se giocherò contro lo Spezia? Io vorrei esserci, ma i dottori sono sempre restii. Se non ci sono rischi grandi vorrei giocare».

FORFAIT IN AZZURRO – «Nessuno ha influenzato la decisione di Mancini. C’è stata massima serenità, c’erano troppi rischi. Devo dire la verità, è stato creato un caso inutile. La foto che è diventata virale è stata scattata mentre stavo aspettando Mancini che era andato a Roma a votare e stava tornando in aereo. E’ stata solo una casualità, stavo per partire nonostante non potessi giocare ma alla fine anche Mancini è stato d’accordo sul farmi tornare a casa per svolgere gli esami e ogni accertamento. Era inutile fare il viaggio, sono stati tutti felici e contenti. Io di certo lo ero di meno perché avrei voluto giocare».

RETROSCENA POST MIDTJYLLAND – «Dopo la Danimarca ho parlato con la squadra per spiegare ciò che intendeva il mister, aveva bisogno di un aiuto. Il germe sono i cali, la poca continuità, chi è emotivamente debole viene colpito di più. Però il calcio ti dà modo di riscattarti e noi a Cremona lo abbiamo dimostrato anche se la parola riscatto non piace a Sarri. Il prossimo step è non avere cali di concentrazione, quello è la cosa che fa arrabbiare di più il tifoso perché se tiri fuori prestazioni importanti e poi al 90° prendi gol e perdi, probabilmente il tifoso non sarà arrabbiato come è stato quel giorno in Danimarca. Abbiamo peccato di presunzione quel giorno, pensavamo che la partita fosse in mano nostra. Dobbiamo crescere ed essere più umili perché è la continuità che ci manca un pochino».

OBIETTIVI«C’è sempre tempo e modo per raggiungere gli obiettivi che uno si prefissa. Quando ho fatto la conferenza in Nazionale ho parlato di scudetto per la Lazio ma non perché sono certo che la Lazio la vinca o avevo la presunzione di dire che la Lazio era la più forte. Ma come società deve avere l’umiltà e la voglia di migliorarsi per puntare a determinati obiettivi. Questo è il messaggio. Stessa cosa vale per me: non lo dico tanto perché da napoletano sono superstizioso però credo che ambire ad aver successo battendo record o vincendo qualcosa è alla base di chi vuole costruire qualcosa».

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