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Immobile prova il miracolo: in campo col Torino? Sarri vuole proteggerlo
Immobile prova il miracolo: in campo col Torino? Sarri vuole proteggerlo. Capitano stoico dopo l’incidente, ecco lo scenario
Come racconta il Corriere dello Sport ieri Ciro Immobile si è allenato struggentemente, con una fasciatura elastica sul braccio destro, una benda a coprire la mano, un cerotto sullo stinco sinistro e quella costola fratturata. Tagli, ferite, torture, ecchimosi, nell’iconografi a guerriera Ciro Immobile ci sta benissimo. Niente l’ha fermato neppure stavolta e l’allenamento di ieri pomeriggio è stato un allenamento svolto con un solo obiettivo sotto gli occhi di Sarri: convincerlo a farlo giocare dall’inizio in Lazio-Torino. Ciro ha uno spirito di sacrificio senza eguali, una forza impareggiabile. Ha partecipato ad ogni esercizio, partitella compresa. E’ più l’amarezza dell’anima rabbuiata senza campo a fargli male, non sono i dolori fisici. Se giocherà dall’inizio o partirà dalla panchina si saprà solo oggi.
La convocazione è scontata, la presenza in panchina idem. Fino all’ultimo presserà Sarri per convincerlo a rilanciarlo subito, a meno di una settimana dall’incidente. Non c’è cura, per Immobile, se non il calcio giocato. Lo sa anche Sarri, ha capito quanto sia importante per Ciro ripartire, tornare alla normalità, evitare un altro stop dopo una stagione frenata da quattro stiramenti. Ma il tecnico deve anche proteggerlo, salvaguardarlo di più, evitargli rischi. Aveva iniziato a farlo dopo l’ultimo stop, evitandogli sforzi esagerati, gestendo il suo minutaggio. E pensare che possa mandarlo in campo con una frattura, per quanto composta, stride con il piano di salvaguardia. Lo scrive il Corriere dello Sport.